
In una foto delle prove la protagonista Lilly Jørstad
Milano, 1 novembre 2014 - Cosa c'è di meglio di una favola come “Cenerentola” per avvicinare i bambini al magico mondo dell’opera? Anche se nella veste musicale di Gioachino Rossini e nel libretto di Jacopo Ferretti l’aspetto fiabesco viene meno, proprio sul melodramma del pesarese ha deciso la Scala di puntare per il primo capitolo del nuovo progetto “Grandi opere per i piccoli”. A partire da martedì 4 novembre (ore 17) il Piermarini aprirà le porte ai futuri melomani, dai 4 anni in su. Con un cast tutto di giovani - dai cantanti e orchestrali dell’Accademia della Scala al direttore d’orchestra, il 29enne Maxime Pascal - la Scala di Milano mette in scena una versione ridotta della “Cenerentola” di Rossini pensata appositamente per i bambini. E ogni anno ci sarà un programma un celebre titolo operistico. Nel 2015 toccherà al “Flauto Magico”. L’ideale, per il sovrintendente Alexander Pereira, sarebbe «allestire ogni anno la rappresentazione di un’opera per bambini per poi farla diventare l’anno successivo una produzione completa».
Il successo è già assicurato: erano disponibili 29mila biglietti e ne sono andati a ruba 25mila. Merito anche del prezzo (40 euro in platea) valido solo per gli adulti. Perché gli under 18 entrano gratis. Per un totale di otto appuntamenti per le famiglie e sette date per le scuole, fino al 17 maggio 2015. Per le prime due recite (la seconda il 6 dicembre) resta ancora qualche biglietto. «Per me è prioritario portare i giovani in teatro – ha spiegato il sovrintendente, che ripropone una formula già collaudata a Zurigo e al festival di Salisburgo – anche perché nelle scuole non si insegna più la musica come si faceva un tempo, due ore la settimana. Ricordo che da bambino sono andato per la prima volta all’Opera di Vienna a vedere la “Valchiria”, perché mia madre aveva un flirt con il presidente dei teatri viennesi. E posso dire che ho dormito molto bene nel palco. Noi, invece, vogliamo avvicinare i piccoli in un quadro giusto». Così l’opera rossiniana, curata da Alexander Krampe, si riduce da tre ore alla durata di circa un’ora e un quarto, con un’orchestra di soli 12 elementi e meno cantanti in scena.
Ma l'asso nella manica è il narratore, chiamato a spiegare cosa succede e coinvolgere i bambini. Nelle prime tre date sarà nientedimeno che il comico Antonio Albanese, nelle successive Michele Nani. Un’opera per i giovanissimi fatta dai giovani. Protagonisti saranno infatti gli studenti dell’orchestra dell’Accademia Teatro alla Scala e dell’Accademia di perfezionamento per cantanti lirici. Pereira, che ha raddoppiato il contributo della Scala all’Accademia, intende coinvolgere sempre più le giovani promesse di casa. «Vorrei che i migliori cantanti, finiti gli studi, potessero svolgere un apprendistato di due anni con la Scala», ha aggiunto. Nelle intenzioni del sovrintendente austriaco, anche l’aumento di ore dedicate dai professori dell’orchestra all’insegnamento per gli allievi, da 20 a 150. Main partner del progetto “Grandi opere per i piccoli” è Bmw.
di Luca Salvi