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Cultura e Spettacoli

"Vi racconto chi è The Edge, l’U2 tranquillo. E perché ama l’Italia"

Il primo biografo (in assoluto) del chitarrista della leggendaria band

The Edge

Milano - Il senso degli U2 per la chitarra sta nelle 222 pagine di “The Edge - Oltre il confine”, volume sull’autore di “Where the streets have no name” che il giornalista Andrea Morandi presenta martedì (ore 19) al Vertigo Bar di via Orti, col commento musicale dell’Udue Cover Duo & Sandro Pezzi. È la prima biografia in assoluto su David Howell Evans, una delle figure decisive del rock degli ultimi cinquant’anni. 

«Nessuno aveva pensato prima di raccontare la vita di The Edge, innanzitutto perché Bono si è sempre mangiato la scena e poi perché, per indole, Evans è sempre stato “the quiet one“, l’U2 tranquillo – spiega Morandi –. Lo paragono ad un architetto, apparentemente defilato, ma in realtà autore delle costruzioni musicali che caratterizzano una delle più grandi band del pianeta. Amici da sempre, Bono e The Edge hanno attitudini opposte. A differenza del frontman, con la sua storia familiare travagliata, The Edge è cresciuto in un contesto serenissimo e quindi senza il bisogno di dover dimostrare al mondo chi sa che". Pure nel suo caso, molto forti i legami con l’Italia. "Racconto della prima volta degli U2 a Milano, nell’85, durante una grande nevicata che tenne il concerto in bilico fino all’ultimo, e da lì un rapporto sempre più stretto coi fan, ma anche con personalità come Luciano Pavarotti e perfino con quei ricercatori che lo portarono, in occasione di un convegno medico in quel di Roma, ad essere il primo musicista non classico ad esibirsi con un coro di bambini nella Cappella Sistina".