
Prima la serie tv Netflix ‘Adorazione’, poi l’apertura dei concerti di Jovanotti nell’attesissimo PalaJova - comprese le date del 15...
Prima la serie tv Netflix ‘Adorazione’, poi l’apertura dei concerti di Jovanotti nell’attesissimo PalaJova - comprese le date del 15 e 18 marzo ad Assago - e ora il nuovo ep. Nicol Castagna, in arte Nicol, è fra le personalità più interessanti del panorama musicale italiano.
Dalla sua partecipazione al talent show Amici 21 sembrano passati secoli. Anche perché in questi tre anni è successo di tutto: ha continuato a realizzare la sua musica, il rapper Fabri Fibra l’ha “scoperta” grazie a YouTube, l’ha coinvolta nella colonna sonora di ‘Adorazione’, di cui poi è diventata attrice e adesso ecco i palchi di Lorenzo Cherubini.
Si ricorda quando le hanno comunicato la scelta? Come è andata?
"Non posso dimenticarlo, anche perché è successo per puro caso nel giorno del mio compleanno. Mia mamma mi aveva fatto una sorpresa ed era venuta a trovarmi a Milano da Vicenza ed ero in giro insieme a lei. Ho risposto al telefono ed era uno dei ragazzi di Trident (società organizzatrice di concerti, ndr) che mi ha chiesto se fossi impegnata nei mesi successivi, perché voleva propormi l’opening dei concerti di Jovanotti. Da lì ho avuto un blackout, per fortuna mia mamma ha avuto la prontezza di fare un video: ho iniziato a saltare per strada, non ci credevo. È stato il regalo di compleanno più bello che io abbia ricevuto, adesso è difficile farne uno all’altezza (ride, ndr). Avevo conosciuto Jovanotti nel 2022 al Jova Beach Party, quando avevo aperto le date di Bresso e Barletta. Ma non mi sarei aspettata una proposta del genere a distanza di tempo".
Le sembra un sogno o sente di meritarlo?
"Stare sul palco e cantare le mie canzoni è quello che voglio fare nella vita, quello per cui ho lavorato tanto e sto continuando a impegnarmi al massimo. Sicuramente è un sogno, ma penso che se sta avvenendo tutto questo è anche perché sto lavorando nel modo giusto".
Non soffre della sindrome dell’impostore, quindi?
"No. Ce l’avevo e magari fra poco mi torna. Viene e va. Non è una sensazione che rimane, per fortuna".
Venerdì 14 marzo esce il suo ep ‘Giornate umide’. Come è nato e cosa si aspetta?
"Il mio obiettivo nella realizzazione di questo ep era di riuscire a comunicare sensazioni ed emozioni vere e so che tutto quello che c’è in ‘Giornate umide’ è vero al 100%. Quello che mi aspetto è di cantarlo al pubblico e sul palco del PalaJova lo sto facendo. Non potevo chiedere di meglio. Questo album racchiude passaggi importanti per me: da ‘Viscere’, il brano con Fabri Fibra, che era nel cassetto da anni e poi ha preso vita, poi il mio passaggio per le selezioni di Sanremo Giovani con ‘Come mare’ e altri brani. Ho coinvolto persone in cui credo musicalmente, come Lowlow e Mazzariello. Li stimo molto".
Nell’intro del disco, il rapper Lowlow parla del concetto di artista. Chi è per lei l’artista?
"Lo siamo un po’ tutti nella cura e nella sensibilità che mettiamo nelle cose, nella creazione di quello che facciamo ogni giorno. Non lo è so chi canta, balla o recita. Se ognuno ponte il proprio modo di vedere le cose in quello che fa mostra comunque un lato artistico".
Cosa augura al suo ep che sta per uscire?
"Di entrare nelle giornate di altre persone, magari soprattutto nelle giornate umide, e fare loro compagnia".