A rompere il ghiaccio sarà “Horror Pleni“, il progetto artistico di Noura Tafeche (nella foto), che ruota attorno al tema del mostruoso e a una domanda: di cosa abbiamo davvero paura? Torna oggi il “Festival della Peste“, promosso dalla Fondazione Il Lazzaretto. Sotto la lente il binomio “ordinario e mostruoso“ indagato da Salvatore Cristofaro, co-curatore dell’edizione, che ha coinvolto artisti, performer e studiosi come Nicoletta Cinotti, Jesùs Cisneros, Elisabetta Consonni, Giulia Deval, Andrea Fiorino, Andrea Marinelli, Annalisa Metta e Noura Tafeche, appunto. "In una visione duale della società, dove il normale si separa dall’anormale, il mostro ingloba tutto ciò che sfugge a tale controllo, devia il percorso della linearità. È un’entità complessa, molteplice e fluida. Il mostro contemporaneo si ibrida, diviene altro e genera simbiosi. È così che nasce l’olobionte: un’entità che supera l’individuo", commenta Salvatore Cristofaro presentando il progetto curatoriale Holobiont Project: tra ordinario e mostruoso.
"Quest’anno indaghiamo un elemento tanto profondo quanto presente e ancestrale nella vita quotidiana di tutti noi, nelle religioni, nell’educazione e negli stereotipi: il dualismo tra ordinario e mostruoso, un binomio con cui da secoli si legge la realtà separando ciò che è giusto da ciò che è sbagliato", spiega Linda Ronzoni, direttrice artistica della Fondazione. Inaugurazione oggi alle 19, eventi fino alla parata collettiva di domenica. (Programma e informazioni su www.ilfestivaldellapeste.com).