DIEGO VINCENTI
Cultura e Spettacoli

Trovata una sega!. E scoperta anche la burla

Modigliani ha già un piede a Parigi, non ne vuole più sapere di quella città che non lo capisce....

Modigliani ha già un piede a Parigi, non ne vuole più sapere di quella città che non lo capisce....

Modigliani ha già un piede a Parigi, non ne vuole più sapere di quella città che non lo capisce....

Modigliani ha già un piede a Parigi, non ne vuole più sapere di quella città che non lo capisce. Tanto che furibondo decide di gettare alcune sue sculture nel Fosso Reale. Leggenda o verità? Facile credere alle storie romantiche. Più difficile che lo facciano le istituzioni. Eppure nell’estate del 1984, in occasione del centenario dalla nascita di Modì, il Comune decide di dragare le acque dei canali alla ricerca di quelle opere perdute. Non si trova niente per giorni. Poi ecco pescate tre grandi, inconfondibili teste… È l’inizio di una delle burle meglio riuscite della storia. Capace di andare ben oltre i ristretti confini cittadini e creare un terremoto all’interno della critica internazionale. Spartito comico degno di Hollywood. Che si trasforma in un lucido spaccato dell’Italia dell’epoca (e del mondo dell’arte). Questo è "Trovata una sega!", monologo scritto, diretto e interpretato da Antonello Taurino, da stasera al 23 marzo di nuovo al Teatro della Cooperativa. Il titolo omaggia la prima pagina del Vernacoliere di quei giorni. Il resto è il racconto dello scherzo, inframmezzato dai documenti dell’epoca. Già, perché dietro a quelle teste salvate dalle acque, c’era la zingarata di tre studenti universitari e di uno scontrosissimo pittore-portuale… Piccolo classico. Da anni nelle stagioni, macinando repliche un po’ ovunque. A conferma del talento di Taurino, di giorno insegnante di lettere, di notte supereroe del teatro e della comicità. Da (ri)vedere.

Diego Vincenti