
Martina Stoessel (Afp)
Milano, 13 ottobre 2016 - Piccole dive crescono. A diciannove anni Martina Stoessel prova ad archiviare il personaggio televisivo di Violetta che gli ha cucito addosso la Disney per abbracciare in maniera definitiva la carriera di cantante col nomignolo con cui la chiamano da sempre in famiglia: Tini. E “Tini - Got me started” è il giro di concerti che la stell(in)a di Buenos Aires è piovuta a presentare ieri a Milano; prima davanti ai microfoni di Radio 105 e poi al Mondadori Megastore di Piazza Duomo con un inevitabile bagno di folla. Visti i 250 mila biglietti staccati solo in Italia dai precedenti show, la posta in gioco è importante. E lei prova di farla sua con l’inesorabile forza mediatica che la multinazionale di Burbank le carica sulle spalle in vista dello show che il 28 marzo la deposita al Forum di Assago per la prima tappa di un cammino che, oltre a portarla a Roma due giorni dopo, la vede protagonista in questa prima fase di altri nove eventi tra Austria e Germania. La pubblicazione dell’album, l’arrivo nelle sale del film “Tini – La nuova vita di Violetta” e quello in libreria della biografia omonima, sono le tappe che hanno scandito la marcia di avvicinamento alla fatidica prova del “live”.
Martina, negli spettacoli come s’integreranno le canzoni di Violetta e quelle di “Tini”? «Questo è il mio primo disco e non contiene abbastanza brani da riempire uno show intero, così ho pensato di dare vita ad un mix che include pure quelli che ho cantato al cinema e sul piccolo schermo. Riarrangerò diverse vecchie canzoni: mi piace l’idea di stupire il pubblico che le conosce bene».
Ma qual è il segreto di questo suo successo? «Sinceramente, me lo chiedo pure io. Forse è merito del cast internazionale di Violetta, in cui recitavano argentini, italiani, spagnoli, e del ballo».
Chi sono i suoi modelli? «Così su due piedi, direi Michael Jackson, Beyoncè, Justin Timberlake, ma soprattutto i miei familiari. Comunque, sono intenzionata a vivere il mio tempo senza crescere troppo in fretta».
E al cinema? «Diciamo Leonardo Di Caprio».
Come sarà questo Tini – Got Me Started? «M’immagino grandissimi schermi, effetti speciali, colori, luci, grande iterazione con il pubblico».
Che rapporto ha col web? «Trovo la rete un mezzo molto importante per mantenere un contatto diretto con i fans, per crescere con loro, e consentirgli di conoscermi non solo come personaggio tv, ma come persona. Quello che fa pure un’artista che stimo molto come Laura Pausini».