A.S.
Cultura e Spettacoli

Yuman: "Sanremo mi ha fatto capire come va il mondo"

Il cantante approda al Tunnel Club di Milano con le canzoni dell'ep uscito durante il Festival

Yuman

Milano -  Ora e qui. Surfando sull’onda di popolarità che gli ha regalato la vittoria di Sanremo Giovani e relativa partecipazione a Sanremo 2022, Yuman approda martedi 5 aprile al Tunnel Club di via Sammartini. In repertorio ci sono le canzoni dell’ep uscito durante il Festival, intitolato proprio "Qui", presentato dal vivo un mese fa all’Auditorium Parco della Musica di Roma. "Tornare a suonare dopo così tanto tempo con un pugno di canzoni nuove da testare col pubblico è davvero emozionante" ammette il cantante capitolino di padre capoverdiano, 26 anni. "All’Auditorium giocavo in casa, ma a Milano ho l’opportunità di cantare in un club e quindi il vantaggio di non ritrovarmi davanti un pubblico seduto, ma pronto a trasmettermi fisicamente tutta la sua energia".

Sanremo le ha cambiato la vita? "Mi ha aiutato tantissimo a capire il mondo. In quella settimana, infatti, fai tante di quelle esperienze che non basterebbe una vita a ripetere. Esperienze che ti possono cambiare la carriera, ma anche farti capire che la strada è lunga; ti ritrovi in gara, infatti, con artisti che nonostante la storia lunghissima sono ancora lì a mettersi in gioco perché in questo mestiere nulla può essere mai dato per scontato".

Quest’anno all’Ariston chi le è piaciuto di più? "La Rappresentate di Lista, ma anche la coppia Mahmood & Blanco con un pezzo bellissimo che non avrebbe potuto non vincere".

Un artista con cui le piacerebbe incrociare la voce? "Noemi mi piace moltissimo e penso che tra noi in studio potrebbe nascere una bella intesa".

La formula di abolire la gara tra le “promesse” e trasformare i vincitori di ‘Sanremo Giovani’ direttamente in big funziona? "Sicuramente motiva molto, perché ti mette in gara con persone che fanno quel mestiere da una vita davanti a cui non puoi sbagliare. Basta pensare ai ritorni di Elisa, di Mahmood, di Gianni Morandi con un pezzo fortissimo, della Rappresentante di Lista, o della Rettore. Alla fine, l’onore è tale da farti dimenticare la posizione in cui ti sei classificato".

Lei ha aggiunto difficoltà a difficoltà, scegliendo d’interpretare la sera delle cover un super classico come “My way”. Lo rifarebbe? "Perché no, lo rifarei mille volte. Anche se non sono Frank Sinatra, infatti, quelloi è uno dei miei pezzi preferiti e, nonostante le pochissime prove, è stato bellissimo poterlo eseguire col piano di Rita Marcotulli".

Ed ora? "Continuerò a pubblicare dei singoli poi si vedrà se e come eventualmente riunirli in un album".