FABIO LUONGO
Cultura e Spettacoli

Ecco "Zajal", l'inno di pace e fratellanza di Adriano Formoso. Il Therapy Show è a gennaio al San Babila

Il cantautore milanese, innamorato del Libano, ha pubblicato un nuovo singolo in bilico tra Oriente e Occidente, una canzone che parla di unione e cooperazione tra gli uomini e i popoli

Il cantautore Adriano Formoso comincerà il suo tour nel 2025 al San Babila

Il cantautore Adriano Formoso comincerà il suo tour nel 2025 al San Babila

Milano, 15 ottobre 2024 – Un brano che celebra l'unione e la fratellanza tra le culture, creando un ponte immaginario tra Roma e Beirut, in Libano. Un pezzo in bilico tra Oriente e Occidente, che parla di amicizia, solidarietà e accoglienza. È il nuovo singolo del cantautore milanese Adriano Formoso, intitolato "Zajal": è una canzone toccante, un messaggio universale di pace e comprensione, al di là delle divisioni, con cui far capire che l'amore per le differenze è una ricchezza.

“I versi "La stessa luna, la stessa notte, è nostra amica tra Roma e Beirut" ci ricordano come, al di là delle distanze geografiche esistano elementi che accomunano tutti gli esseri umani”, spiega l'artista milanese. “Il brano – sottolinea – si sofferma su temi profondi, come l'importanza di guardare oltre le apparenze e abbracciare ciò che unisce, piuttosto che ciò che divide. La frase "una sola mano non può applaudire", un antico proverbio arabo, diventa il cuore pulsante del messaggio: la cooperazione e la comprensione reciproca sono necessarie per costruire un mondo migliore”.

Il cuore batte per il Libano

Dopo il lancio di "Zajal" Formoso è stato invitato e ricevuto, l'altro giorno, al Consolato Libanese in Italia. “Durante i primi di università ho cominciato a conoscere studenti libanesi e loro connazionali - racconta il cantautore -. La maggior parte di loro sono ancora amici fraterni. Sono venuto così a conoscenza di molti aspetti culturali e storici di questo popolo, dove religioni e origini diverse convivono. Ho composto "Zajal" per il bisogno di urlare il mio dolore con un inno alla pace e all'unione, per promuovere un ponte tra le culture e far sentire un messaggio di speranza in un mondo segnato da conflitti”. “Volevo che il mio legame con la popolazione libanese emergesse in modo chiaro attraverso questa canzone – continua  –. Le ho dato il titolo "Zajal" per richiamare una forma di poesia popolare libanese e rendere omaggio alla tradizione culturale del Libano, e al tempo stesso per cercare di trovare in essa un linguaggio universale di riconciliazione e condivisione”.

“La motivazione che mi ha spinto a scrivere, una notte di settembre, questa canzone è radicata in una mia visione della vita - chiarisce Formoso -: penso che la musica può e deve essere una forza che unisce, che fa eco alle voci di coloro che rifiutano la guerra e ogni forma di violenza. Vorrei che il messaggio di Zajal fosse più potente di un missile. Sarebbe bello se diventasse non solo una canzone ma un manifesto di resistenza morale: è un appello a riconoscere l'umanità comune, a porre fine alle sofferenze e a lavorare insieme per un futuro di pace”.

Il tour in programma

Oltre che cantautore, con già due album all'attivo in cui mescola rock, blues e musica etnica, Formoso è psicologo, psicoterapeuta e ricercatore in neuroscienze. Vive e lavora a Milano, dove porta avanti la professione clinica e di docente universitario. Il cantautore milanese ha appena annunciato anche il ritorno del suo spettacolo di grande successo, il Formoso Therapy Show, che prenderà il via il 25 gennaio dal Teatro San Babila di Milano e sarà come sempre un mix di musica, performance teatrale e momenti di riflessione.