
Abiti di lusso, la mania del noleggio
Come si può cambiare look senza spendere una fortuna? Tra le nuove tendenze, diventate vere e proprie manie in campo fashion, nel 2020 c’è il “noleggio degli abiti“. DressYouCan, la start up milanese protagonista del mondo del fashion renting di abiti e accessori di alta moda femminile, fondata nel 2015 da Caterina Maestro, nel corso di quest’anno, (2020/2021) ha triplicato gli ordini online (+424%), partendo da un dato consolidato: l’80% degli abiti acquistati non vengono usati quotidianamente.
A trainare il fenomeno del ‘fashion renting’, come segnala il rapporto Italia 2020 di Eurispes, è soprattutto il noleggio online dei capi di abbigliamento: un mercato che nel 2023 varrà ben 1,9 miliardi di dollari, avendo registrato una crescita media annua del 10,6% tra il 2017 e il 2023, con gli Usa a concentrare il 40% del valore (dati Allied Market Research).
Con il fashion renting chiunque può indossare capi d’alta moda per un’occasione speciale o semplicemente risolvere il quotidiano outfit da ufficio, affidandosi completamente alle competenze di esperte fashion renter“ spiega Caterina Maestro, fondatrice di DressYouCan. Il noleggio di abiti, dunque, spiega Maestro, “rappresenta un vero e proprio asso nella manica per stupire con una perfetta soluzione per chi sogna un guardaroba illimitato che non alimenti sprechi e inquinamento“.
L’idea della startup è proprio l’esatto opposto della moda low cost: “Punta sulla qualità e rende l’abbigliamento di un segmento alto alla portata di tutti con prezzi accessibili e con un sistema di noleggio online e offline molto semplice che sta riscuotendo grande successo“. Il fashion ranting, dunque, permette di risparmiare, evita gli sprechi e riduce l’inquinamento consentendo di non rinunciare allo stile.