REDAZIONE ECONOMIA

Sospetti su comparatori di prezzi e assicurazioni. Inchiesta Antitrust sui prezzi Rca auto

L'ipotesi: accordi su premi più elevati. Facile.it: sarà confermata la legittimità del servizio. Codacons: pronti a class action

Rc Auto (Dire)

Roma, 21 maggio 2021 - L'Antitrust ha avviato un'istruttoria nei confronti dei comparatori di prezzo, i servizi che permettono di scegliere la miglior offerta,  e di imprese di assicurazioni. per sospetta intesa sulle polizze Rca. Secondo l'Autorità le aziende coinvolte si sarebbero scambiate regolarmente informazioni sensibili sulle condizioni economiche di vendita diretta attraverso la condivisione di report elaborati e distribuiti dalle società di comparazione di prezzo relativamente alle tariffe delle polizze per la responsabilità civile auto.

Ad annunciarlo è lo stesso Garante per il mercato che ha avviato un'istruttoria nei confronti di numerose società: 6Sicuro, CercAssicurazioni.it (Segugio), Daina Finance, Rappresentanza Generale per l'Italia (ComparaMeglio), Facile.it Broker di Assicurazioni, Allianz Direct, Admiral Intermediary Services, B2C Innovation, Bene Assicurazioni, Compagnia Assicuratrice Linear, Compagnia Italiana di Previdenza, Assicurazioni e Riassicurazioni, FIT Società Benefit, Genertel, HDI Assicurazioni, Prima Assicurazioni, Quixa Assicurazioni, Verti Assicurazioni e Zurich Insurance Public Limited Company - Rappresentanza Generale per l'Italia.

Controlli nelle società

I funzionari dell'Autorità ieri hanno svolto ispezioni nelle sedi delle società 6Sicuro, CercAssicurazioni.it, Facile.it Broker di Assicurazioni, Admiral Intermediary Services, B2C Innovation. e Linear. Per  l'Autorità, "le società avrebbero scambiato - costantemente e con regolarità - informazioni sensibili" e l'intesa, inoltre, sarebbe stata realizzata almeno dal 2012 e si sarebbe verificata anche durante il periodo del primo lockdown imposto dal Governo per contrastare il diffondersi del Covid-19. Grazie all'attuazione di questo meccanismo distorsivo del mercato, "le imprese assicurative sarebbero state in condizione di praticare ai consumatori premi più elevati per le polizze RCA, tramite politiche di sconti attenuati dalla conoscenza delle strategie commerciali e della politica di prezzo dei concorrenti nel segmento della vendita diretta".

Codacons e Unc

"Bene l'indagine aperta dall'antitrust sui comparatori di prezzo e di imprese di assicurazioni, che potrebbe portare ora a una class action da parte dell'associazione in favore di tutti i consumatori che si sono avvalsi dei servizi offerti dalle società coinvolte". E' quanto si legge in una nota del Codacons.  ''Ancora una volta - spiega il presidente Carlo Rienzi - ci troviamo di fronte ad una possibile intesa restrittiva della concorrenza in tema di  assicurazioni, che potrebbe aver avuto effetti negativi sulle tariffe praticate al pubblico costringendo i consumatori ad un aggravio di spesa Un settore quello dei siti di comparazione sul web che è a tutti gli effetti una giungla in grado di smuovere e indirizzare miliardi di euro all'anno, modificando sensibilmente le scelte economiche degli utenti".  "Attendiamo i rilievi dell'antitrust e, se saranno accertati comportamenti lesivi delle regole della concorrenza, scatterà una class action del Codacons contro le società coinvolte, finalizzata a tutelare tutti i soggetti che si sono avvalsi dei loro servizi e far ottenere ai consumatori il giusto risarcimento danni", conclude Rienzi.

"Sarebbe incredibile se ancora una volta ci fosse un'intesa restrittiva della concorrenza tra imprese assicurative tramite scambio di informazioni ottenuti dalle società di comparazione di prezzo",  afferma Massimiliano Dona, presidente dell'Unione nazionale consumatori.  "In caso di condanna chiediamo non solo sanzioni esemplari per tutti i soggetti coinvolti, la massima consentita, ma per i consumatori scatta il diritto al risarcimento del danno economico che questa intesa ha prodotto sotto forma di rialzo del costo della polizza, Siamo pronti, quindi, ad ogni azione legale e annunciamo fin d'ora battaglia".

Facile.it

"Stiamo collaborando con l'Autorità e siamo fiduciosi che l'istruttoria confermerà la legittimità del servizio offerto. Facile.it è un operatore che, stimolando un sano confronto competitivo tra le imprese assicurative, porta un vantaggio a tutti i consumatori e un beneficio per l'intero settore", spiega  Facile.it. "Siamo fermamente convinti che una concorrenza leale e trasparente si traduce in un vantaggio per tutti e le nostre azioni sono sempre state ispirate al perseguimento di tale obbiettivo", conclude dalla società. 

Le reazioni

"Ci preoccupa molto l'istruttoria aperta dall'autorità Antritrust sull'ipotesi di un cartello tra alcuni comparatori di prezzo e diverse imprese assicurative per sospetta intesa su polizze Rc auto. Questa notizia fa il paio con quella data ieri - giovedì 20 maggio 2021 - dall'Ivass (Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni), secondo cui per la gran parte dei consumatori le polizze non forniscono informazioni chiare e comprensibili. In questo quadro gli utenti diventano mucche da mungere, privi come sono di tutele davanti a condotte a dir poco opache". Ad affermarlo è Maria Soave Alemanno, deputata del Movimento 5 Stelle in commissione attività produttive e componente del direttivo pentastellato alla Camera.  "Se fosse confermato che le compagnie e gli operatori che offrono il servizio di comparazione si sono accordati per riuscire a tenere alti i premi assicurativi, sarebbe un fatto gravissimo - prosegue Alemanno -. Ancora una volta emerge in tutta la sua evidenza quello che abbiamo sempre sostenuto: è quanto mai urgente un intervento che restituisca sicurezza ai consumatori, rafforzi la vigilanza e, come peraltro ci impongono le regole europee, introduca una concorrenza effettiva e una maggiore trasparenza in un settore che a quanto pare di trasparente ha ben poco", si legge nella nota.