Ancora qualche giorno d'attesa. Gli aumenti delle pensioni inizialmente previsti per gennaio e, in molti casi, rinviati al mese successivo, arriveranno "finalmente" a febbraio. Si tratta di provvedimenti varati dal governo Draghi e confermati, seppur con qualche modifica, dall'esecutivo Meloni, espressione della maggioranza uscita vincitrice dalle ultime elezioni politiche. Gli aumenti sono legati all'adeguamento degli assegni all'inflazione (con una rivalutazione che il nuovo governo ha voluto "spalmata" su sei scaglioni e non tre) e all'incremento delle pensioni minime.
L'ammontare degli aumenti
Non tutti i pensionati potranno godere degli stessi aumenti: l'importo dipenderà, infatti, dal "peso" complessivo dell'assegno. Se l'incremento percentuale è stato fissato nella misura del 7,3% per tutti (il 2% già applicato a novembre 2022, come deciso dal governo Draghi, a febbraio scatterà il rimanente 5,3%), questo verrà applicato nella sua integrità solo per gli assegni mensili sotto la cifra dei 2.102,52 euro lordi. Questi, per altro, sono stati gli unici ad avere ricevuto l'aumento già a gennaio.
Questa la ripartizione, così come deciso dal governo Meloni che ha optato per la formula dei 6 scaglioni:
- assegni fino a 2.102,52 euro lordi: rivalutazione del 100% (aumento 7,3%)
- assegni fino a 2.696,90 euro lordi: rivalutazione dell'85% (aumento 6,2%)
- assegni fino a 3.152 euro lordi: rivalutazione del 53% (aumento 3,8%)
- assegni fino a 4.200 euro lordi: rivalutazione del 47% (aumento 3,4%)
- assegni fino a 5.250 euro lordi: rivalutazione del 37% (aumento 2,7%)
- assegni oltre i 5.250 euro lordi: rivalutazione del 32% (aumento 2,3%)
A tutti gli scaglioni, eccetto il primo che ha già potuto godere degli aumenti a gennaio, verranno pagati anche gli arretrati del mese mancante.
Esempi di aumento
Ecco alcuni esempi di aumento:
- i trattamenti fra 1.000 euro lordi e 1.500 euro lordi beneficeranno di un aumento di 73 euro lordi
- gli assegni fra i 1.500 euro lordi e i 2.000 euro lordi incrementeranno di 109,5 euro
- le pensioni da 2.000 euro lordi a 2.500 euro lordi riceveranno un aumento di 146 euro
- i trattamenti da 2.500 euro lordi a 3.000 euro lordi avranno una rivalutazione di 155 euro
- gli assegni da 3.000 euro lordi a 4.000 euro lordi saliranno di 117 euro
- le pensioni da 4.000 euro lordi a 5.000 euro lordi riceveranno un aumento da 136 euro
- i trattamenti da 5.000 euro lordi a 6.000 euro lordi aumenteranno di 135 euro
- gli assegni superiori a 6.000 euro saranno incrementati da 138 euro
Pensioni al minimo
Rivalutazione più pesante per gli assegni al minimo (che l'anno scorso ammontavano a 525,38 euro), con un ulteriore aumento rispetto al meccanismo della perequazione. Già da gennaio chi ricade in questa categoria ha visto l'assegno aumentare di 46,22 euro arrivando a 571,6 euro se ha meno di 75 anni, gli over 75 invece hanno ricevuto un ulteriore incremento che ha portato l'assegno mensile a toccare i 600 euro, in ragione di un ritocco verso l'alto da 74,62 euro. Si tratta di cifre lorde e, fino a eventuali decisioni in senso contrario, gli aumenti in aggiunta al meccanismo della perequazione hanno durata limitata a quest'anno.
Quando arriveranno le pensioni
E' stato già reso noto il calendario per l'erogazione degli assegni di febbraio, quelli che conterranno gli aumenti dovuti alla rivalutazione. L'1 febbraio verranno pagate le pensioni a tutti gli anziani che hanno scelto di farsi accreditare l'emolumento mensile sul conto corrente o sul proprio conto banco posta. Questo, invece, il calendario per chi ritirerà il denaro allo sportello degli uffici postali:
- mercoledì 1 febbraio 2023 i cognomi dalla A alla C
- giovedì 2 febbraio 2023 i cognomi dalla D alla K
- venerdì 3 febbraio 2023 i cognomi dalla L alla P
- sabato 4 febbraio 2023 i cognomi dalla Q alla Z