A partire dal prossimo primo ottobre le bollette dell’elettricità, sul mercato tutelato, aumenteranno del 60%. E’ quanto stima Nomisma Energia in previsione dell’aggiornamento delle tariffe di Arera di giovedì prossimo. “Senza interventi del governo - spiega il presidente di Nomisma Energia, Davide Tabarelli - l’incremento della bollette della luce sarebbe addirittura del 100%”. Il prezzo dell’elettricita’ tocchera’ un nuovo massimo di 66,6 centesimi per Kwh. Per quanto riguarda il gas, alla luce del nuovo metodo di calcolo, l’aggiornamento ci sara’ a inizio novembre. In ogni caso, Nomisma stima un rialzo del gas del 70%. “Il prezzo del Psv e’ un po’ piu’ basso, circa il 10% in meno rispetto al Ttf, questo se non altro aiuta un po’”, conclude Tabarelli.
I commenti alla previsione sono molto preoccupati. “L’ottimistica previsione di un prezzo pari a 66,6 centesimi per kWh porterebbe ad una impennata della spesa per la luce nell’ultimo trimestre, con un maggior esborso per circa 190 euro a famiglia solo tra ottobre e dicembre - spiega il presidente di Assoutenti Furio Truzzi - A tale aggravio di spesa si dovranno aggiungere i rincari del gas, in nessun modo prevedibili anche a causa della scelta errata di Arera di passare a tariffe mensili e sulla base del mercato Psv, che si presta ad una maggiore volatilità dei prezzi“.
“La spesa di una famiglia tipo per l’energia elettrica raggiungerebbe così quota 1.232 euro nel 2022, con un aumento di ben 430 euro rispetto al 2021», conclude Truzzi. Anche per il Codacons la situazione è critica. Un aumento della luce del 60% ad ottobre rappresenterebbe una catastrofe per le famiglie italiane e porterebbe migliaia di negozi e attività verso la chiusura. “Già oggi e senza contare i rincari che scatteranno nell`ultimo trimestre del 2022, una famiglia media si ritrova a spendere per l`energia elettrica circa il doppio rispetto a quanto pagato con le bollette del 2020 - spiega il presidente Carlo Rienzi - In due anni la bolletta media della luce è infatti aumentata di circa 500 euro a causa dei forti incrementi delle tariffe”.
“Un rincaro delle tariffe del 60% darebbe il colpo di grazia alle famiglie in difficoltà e renderebbe insostenibile la spesa per l’energia per migliaia e migliaia di imprese ed esercizi commerciali, portando le attivita’ al default con effetti diretti sull’occupazione - conclude Rienzi - Per tale motivo riteniamo che il prossimo Governo non abbia altra strada che quella del tetto massimo ai prezzi dell’energia”.
”Se, e solo se, la stima di Nomisma fosse esatta, allora una famiglia tipo avrebbe un rincaro della bolletta della luce pari a 677 euro su base annua”, afferma Marco Vignola, responsabile del settore energia dell’Unione Nazionale Consumatori. Per il gas grazie alle modifiche di Arera e all’abbandono del TTf, osserva l’associazione, il rialzo sarebbe di un 50% in meno rispetto ai valori che si sarebbero verificati nel caso si fosse fatto l’aggiornamento con le quotazioni di fine agosto. “Il successo della nostra associazione, l’aver ottenuto bollette mensili e non solo bimestrali, consentira’ alla famiglie di poter far meglio fronte a bollette da infarto, visto che saranno spalmate in due mesi invece di uno“.