
A Milano e molte zone della lombardia le bollette dell'acqua meno care d'Italia
Milano, 20 marzo 2025 – Dal prezzo delle case al costo della vita Milano detiene il poco invidiabile primato di città più cara d'Italia. Ma c'è un'eccezione: la bolletta dell'acqua.
È' quanto emerge dal XX Rapporto sul servizio idrico integrato, a cura dell'Osservatorio prezzi e tariffe di Cittadinanzattiva in occasione della Giornata mondiale dell'acqua che si celebra il 22 marzo.
Milano economica
Milano conquista anche nel 2024 la palma di capoluogo più economico con 185 euro di spesa media all'anno per una famiglia tipo composta da 3 persone un consumo annuo di 182 metri cubi.
E questo in decisa controtendenza con il resto d'Italia dove la bolletta dell'acqua è costata nel 2024 di 500 euro a famiglia , rispetto ai 481 euro (+4%) del 2023. Confrontando il dato con il 2019, il costo a livello nazionale è aumentato del 23%.
La bolletta lombarda
Ma nella bolletta dell’acqua è un po’ tutta la Lombardia ad essere più economica rispetto al resto dell’acqua. La spesa per la famiglia tipo è cresciuta del 32% dal 2019 al 2024 passando da 294 euro a 388.Tra i capoluoghi con la spesa più bassa, oltre a primato milanese, all'ottavo posto c'è Monza con 285 euro. In Lombardia aumenta la dispersione idrica (+5,3 punti percentuali tra il 2012 e il 2022). Le perdite idriche percentuali (acqua immessa nelle tubature e non erogata, anno 2022) è stata del 24,4% nelle città capoluogo e del 31,8% nel resto della Regione. Dati alti ma da primato (?) positivo visto che la media italiana è del 42,4%.

Il resto d’Italia
La regione in cui si rileva la spesa media più bassa è il Molise (234 euro) dato invariato rispetto all'anno precedente. Al contrario, la regione con la spesa più elevata è la Toscana (748 euro) dove rispetto al 2023 si registra un aumento medio del 2,3%. L'incremento più consistente interessa l'Emilia Romagna (+8,8%) e l'Abruzzo (+8,5%). Frosinone resta in testa alla classifica delle province più care con una spesa media annuale di 917 euro (+5,7%). Fra i capoluoghi di provincia, aumenti a due cifre percentuali per Salerno (+16,1%), Novara e Verbania (+12,9%), Rovigo (+11,1%). A Latina si registra un decremento del 37%.
La dispersione idrica
In base agli ultimi dati Istat disponibili (anno 2022), la dispersione idrica raggiunge il 42,4% nel territorio complessivo italiano. In alcune aree, soprattutto Sud e Isole, si disperde più della metà dei volumi d'acqua immessi in rete. Spicca in negativo la Basilicata dove va disperso il 65,5%, segue a breve distanza l'Abruzzo (62,5%) mentre la Valle d'Aosta si ferma sotto il 30% (ma peggiora il dato rispetto al 2020).