Stangata scongiurata. Con un maxi intervento il Consiglio dei Ministri dà il via libera al provvedimento che eviterà l'annunciato salasso dovuto al rincaro delle bollette di gas ed energia elettrica per il quarto trimestre dell'anno. Il decreto legge interviene a vantaggio degli oltre 3 milioni di persone che beneficiano del "bonus energia", mentre per il gas gli effetti dovrebbero riguardare circa 2,5 milioni di persone. Un intervento del costo di circa 2,5 miliardi di euro.
Il decreto / PDF
Ecco il testo del decreto licenziato dal Consiglio dei Ministri
I rincari
Gli aumenti delle bollette per le utenze previsti per gli ultimi 3 mesi dell'anno si sarebbero dovuti aggirare intorno al 40% per quanto riguarda la luce, mentre per il costo del gasdel 30%.
Cosa paghiamo davvero in bolletta
Chi ne beneficia
Il bonus energia riguarda i nuclei che hanno un Isee inferiore a 8265 euro annui, nuclei familiari numerosi (Isee 20.000 euro annui con almeno 4 figli) percettori di reddito o pensione di cittadinanza utenti in gravi condizioni di salute. Per costoro sono tendenzialmente azzerati gli effetti del futuro aumento della bolletta. Per circa 6 milioni di piccolissime e piccole imprese con utenze in bassa tensione e per 26 milioni di utenze domestiche fino a 16,5 kw saranno azzerate le aliquote relative agli oneri generali di sistema. Quanto al gas per circa 2,5 milioni di persone che beneficiano del "bonus sociale gas" sono tendenzialmente azzerati gli effetti del rialzo. Per tutti gli altri utenti l'Iva, oggi prevista al 10 e al 22% a seconda del consumo, è portata al 5%.
Gli stanziamenti
Per l'intervento relativo ai bonus luce e gas il governo stanzia 450 milioni di euro. Il governo conferma anche il taglio agli oneri di stema delle bollette elettriche per 1,2 miliardi di cui 700 mln dalle aste per le emissioni di CO2. Nella bozza del decreto si legge che viene confermato "l'utilizzo di una quota parte, pari a 700 milioni di euro dei proventi delle aste delle quote di emissione di anidride carbonica (CO2), di cui all'articolo 23 del decreto legislativo 9 giugno 2020, di competenza del Ministero della transizione ecologica. Le risorse di cui alla presente lettera sono destinate al sostegno delle misure di incentivazione delle energie rinnovabili e dell'efficienza energetica, che trovano copertura sulle tariffe dell'energia". Il Governo aggiunge altri 800 milioni al taglio degli oneri di sistema per le utenze elettriche oltre agli 1,2 miliardi confermati anche nel nuovo decreto per il taglio delle bollette. "L'Autorità di regolazione per energia reti e ambiente - si legge in una bozza - provvede ad annullare, per il quarto trimestre 2021, le aliquote relative agli oneri generali di sistema applicate alle utenze domestiche e alle utenze non domestiche in bassa tensione, per altri usi, con potenza disponibile fino a 16,5 kW. A tal fine, sono trasferite alla Cassa per i servizi energetici e ambientali, entro il 15 dicembre 2021, ulteriori risorse pari a 800 milioni di euro".
Il ministro
"Un provvedimento importante per le imprese e le famiglie, per la fasce di reddito più basse e la categorie vulnerabili. Ed è anche un segnale importante" perché "nessuno deve restare indietro", commenta il ministro Andrea Orlando al termine del Cdm che ha approvato il dl contro il rincaro delle bollette.
Confcommercio
"La bozza di provvedimento approvata oggi dal Consiglio dei Ministri per mitigare gli aumenti delle bollette di elettricità e gas si muove nella giusta direzione in quanto scongiura, per il prossimo trimestre, parte degli annunciati rincari dei prezzi per imprese e consumatori. L'intervento del Governo non è però ancora sufficiente a risolvere in maniera duratura e strutturale i nodi che attanagliano il nostro sistema energetico", commenta in una nota Confcommercio. "Occorre affrontare, innanzitutto, il tema della dipendenza dalle forniture estere che rende l'Italia intrinsecamente più vulnerabile e soggetta a forti oscillazioni dei prezzi delle commodities. Ma occorre anche risolvere i limiti dell'attuale configurazione del sistema di prelievo che, ancora oggi, pone a carico degli utenti finali il costo degli oneri generali di sistema, ovvero degli incentivi economici alla produzione da fonti rinnovabili, alla cogenerazione, alle industrie energivore ed i costi fissi connessi, tra l'altro, allo smantellamento delle centrali elettronucleari dismesse. Tali oneri ammontano a circa 15 miliardi di euro annui cui dovranno aggiungersi, da gennaio 2022, ulteriori 2 miliardi di euro (capacity market) necessari per assicurare la sicurezza e la stabilità del sistema energetico". Confocmmercio chiede perciò da subito una riforma del calcolo della bolletta energetica.