Le voci di un'esclusione del canone Rai dalla bolletta elettrica non risultano, alla luce del lungo lavoro istruttorio in corso, fondate. Così una nota del Mef (Ministero dell'Economia e delle Finanze).

"La milestone Pnrr - prosegue il Tesoro - trova il suo fondamento nell'esigenza di tutela della concorrenza del mercato dell'energia elettrica e si basa sulle proposte Agcm, la quale non aveva rilevato alcuna criticità in merito al pagamento del canone Rai dal punto di vista della concorrenza del mercato dell'energia, a condizione che il pagamento fosse trasparente per gli utenti finali. Requisito che - si conclude - risulta soddisfatto".
Nei giorni scorsi, anche in considerazioni di alcune disposizioni europee che ritenevano sbagliato inserire il canone Rai nella bolletta della luce, erano circolate divese ipotesi per il pagamento della quota dovuta dai cittadini nel 2023. Fra queste c'era anche la possibilità che il canone venisse cancellato.
Il Canone Rai (90 euro) dal 2016, per decisione del governo Renzi, è stato rateizzato e inserito direttamente nelle bollette della luce. L'addebito in bolletta dell'abbonamento Tv ha fatto crollare l'evasione. Già dal 2016 la quota di chi in Italia non pagava il canone è passata dal 30% al 4%
La Commissione europea aveva disposto che il canone Rai fosse tolto dagli "oneri impropri" della bolletta della luce degli italiani ritenendolo un vincolo necessario per ricevere i fondi del Recovery o Pnrr, il Piano nazionale di ripresa e resilienza.
Evidentemente il Mef ritiene che l'istruttoria realizzata sul pagamento in bolletta del canone Rai sia sufficiente a dissipare i dubbi della Commissione europea e non impedisca l'incasso delle rate del Pnnr.