FEDERICA PACELLA
Economia

Inquilini, specie in via di estinzione: in Lombardia i proprietari di casa vogliono fare affari con gli affitti brevi

Aumentano gli sfratti per finita locazione, specie nelle città turistiche come Como. Si preferisce destinare gli immobili ai turisti che possono pagare molto di più

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Pagare con regolarità l’affitto non è più garanzia di vedersi rinnovare la concessione dell’immobile

Milano – Sfratti per finita locazione quasi raddoppiati in dieci anni, con un’accelerazione negli ultimi periodi. Non è solo una percezione che i proprietari degli immobili vogliano tornare in possesso della loro proprietà anche a fronte di inquilini che pagano regolarmente, spesso con l’obiettivo, assolutamente legittimo, di mettere a reddito l’appartamento. A certificarlo ci sono anche i dati del Ministero dell’Interno, da poco pubblicati, da cui si evidenzia come, in tutto il territorio lombardo, ci sia un aumento importante di provvedimenti di sfratto per fine locazione, mentre, al contempo, il trend degli sfratti per morosità è in calo.

Nel 2023, i provvedimenti del primo tipo sono stati 1.175 in tutte le province lombarde, di cui 491 nel Milanese, 165 nella Bergamasca, 109 a Varese, 104 in provincia di Monza, 90 nel Bresciano, 58 a Como, 37 a Cremona, 32 a Lecco, 15 a Lodi, 28 a Mantova, 45 a Pavia, 1 a Sondrio. Gli sfratti per morosità sono più numerosi, quasi 5 volte tanto (5.751 in tutta la regione), ma l’analisi del trend fa emergere che questi ultimi sono in calo, mentre gli sfratti per finita locazione sono in aumento. Basta tornare indietro al 2019 (gli anni post Covid sono più difficili da confrontare, perché c’era stato lo stop agli sfratti), per vedere che per finita locazione erano stati emessi “solo” 625 provvedimento di sfratto in tutta la Lombardia; nel 2015 il numero era stato ancora più basso, 438, e nel 2013 erano stati 684 (13.352 quelli per morosità, ma si era allora in piena emergenza casa dopo la crisi mondiale).

La provincia di Brescia, ad esempio, è passata da 46 sfratti per finita locazione a 90 in 10 anni, vertiginosa la crescita per Bergamo, da 39 a 165. In generale, le città a vocazione turistica sono quelle che vedono la maggiore impennata: a Como si è passati da 7 a 58. In controtendenza solo Varese, dove i provvedimenti per finita locazione erano di più nel 2013 rispetto al 2023 (rispettivamente 182 e 109).

“La situazione oggi è che si trovano persone che perdono la casa perché il proprietario vuole riutilizzarla in modo diverso, con affitti per turismo o studenti, più remunerativi – spiega Domenico Bizzarro, direttore dell’Agenzia per la casa di Brescia -. La proprietà privata è sacra e inviolabile, ma questo sta generando un sistema che è auto-fagocitante, perché poi le persone non trovano più un’abitazione. Si tratta di un problema che stanno vivendo tutte le grandi città dell’Occidente”.

Gli affitti brevi sono, del resto, più remunerativi, e legittimamente i proprietari di case se ne avvalgono. “Immaginiamo cosa succederà fra qualche anno – commenta Bizzarro – quando avremo figli unici che erediteranno 3, 4 immobili”. Il rischio è che aumentino le disparità sociali, tra chi ha tanti appartamenti e li mette a reddito, seppur a norma di legge, e chi, pur avendo un lavoro non troverà dove andare ad abitare.