BARBARA CALDEROLA
Economia

Acquistare casa in Lombardia: si torna a fare mutui, ma l’età di chi compra ormai sfiora i 40 anni

Tasso fisso più conveniente, in aumento contratti di finanziamento e surroghe. "Segnali di fiducia nonostante il caro-mattone". A Milano i prezzi da record

Quartiere Isola, Milano

Quartiere Isola, Milano

Prima la guerra, poi il rialzo dei tassi di interesse. Incertezza e inflazione hanno fatto il resto: per due anni i lombardi, nonostante redditi mediamente più elevati che nel resto d’Italia, hanno rinunciato a comprare casa accendendo un mutuo. Dopo il primo taglio deciso dalla Banca centrale europea e davanti a prospettive meno dure, la prima schiarita. Crescono le domande di finanziamento, ma anche l’importo che i clienti chiedono agli istituti di credito.

A fotografare l’inversione di tendenza è una ricerca di Facile.it e Mutui.it, i portali dedicati alla comparazione delle offerte. Stando alle cifre dello studio, nei primi sei mesi del 2024 il numero di istanze di prestiti immobiliari ha visto un incremento del 18% rispetto allo stesso periodo del 2023. E le cifre salgono dell’1,5%. Un dato che conforta indirettamente anche sul livello di solidità patrimoniale delle famiglie. Aumenta anche il valore delle proprietà su cui accendere l’ipoteca: +3%.

Un effetto anche del rialzo dei prezzi che non si è arrestato nonostante la diminuzione delle transazioni. "Il 2023 è stato un anno complesso per il comparto, colpito dal maggior costo del denaro e da una minore disponibilità economica", spiegano gli autori della ricerca. "II 2024, però, è partito positivamente, con una richiesta in aumento, trainata soprattutto dal miglioramento delle condizioni offerte delle banche per i tassi fissi, che ha generato maggiore fiducia fra i consumatori".

Fiducia sì, ma non per tutti. Perché il mercato resta ancora lontano dai livelli raggiunti negli anni precedenti ai rincari, quando il valore a cui la Bce destinava il denaro alle banche era negativo, e le erogazioni sono ancora basse, segnando -13% nei flussi finanziati nel primo trimestre 2024 secondo l’osservatorio di Assofin, associazione degli operatori del settore. Ma la ripresa della domanda fa ben sperare per un secondo semestre con numeri in crescita anche sul fronte dei finanziamenti effettivamente concessi alle famiglie per acquistare casa e non solo su quello delle intenzioni.

Cambia anche il profilo di chi prova a coronare il sogno di un nido proprio. Su un campione di oltre 95.000 domande di mutuo raccolte online in Lombardia, emerge che chi ha rotto gli indugi nei primi 6 mesi dell’anno ha puntato a ottenere in media 144.187 euro. Il valore più gettonato dell’immobile oggetto del prestito a lungo termine, invece, arriva a 227.741 euro. La durata scende leggermente da quasi 25 anni a 24.

L’aumento dei prezzi, non compensati dagli stipendi, si riflette però in un incremento dell’età media di chi ha deciso di mettersi in gioco che ora sfiora i 40 anni. Se si guarda infatti in particolare ai mutui per la prima casa, l’importo medio richiesto in Regione nel primo semestre di quest’anno è stato pari a 150.135 euro, in aumento dell’1%. Cala leggermente il valore medio dell’immobile, che scende a 210.626 euro (-1%). Stabili, invece, l’età dei richiedenti (36 anni e mezzo) e la durata del piano di ammortamento (poco più di 26 anni).

La stagione della prima casa e del primo figlio arriva quindi sempre tardi. Tornano a salire le surroghe, trainate dalle condizioni meno sfavorevoli per i tassi fissi: tra gennaio e giugno 2024 questo tipo di domande ha rappresentato il 32% del totale lombardo, +11% sul 2023. Milano, area più cara, è la provincia lombarda dove è stato rilevato l’importo medio più alto (161.838 euro). Ultima classificata Pavia, con 114.572 euro. Cifre che riflettono anche le diverse dimensioni delle piazze commerciali e l’interesse internazionale dei grandi investitori sulla metropoli.