
Il comune di Basiglio, che ospita Milano 3, è quello con i redditi medi pro capite più alti della Lombardia
Milano – Ogni anno, puntuale come una cartella esattoriale, il Ministero dell’Economia ci ricorda chi sono i più ricchi d’Italia. I numeri non mentono, e quelli dell’ultima indagine sui redditi – relativi all’anno di imposta 2023 – raccontano una verità che molti italiani conoscono già, anche senza leggerla sui giornali: in Italia, il benessere ha un domicilio stabile, e spesso si affaccia dalle finestre della Lombardia.
Comuni lombardi al vertice della ricchezza
A guidare la classifica lombarda, e posizionandosi anche ai vertici di quella nazionale, è Basiglio, comune alle porte di Milano noto per il quartiere residenziale Milano 3. Con un reddito medio pro capite di ben 50.907 euro su 5.704 contribuenti, Basiglio si colloca al terzo posto in Italia, preceduto solo da Lajatico (Pisa) e Portofino (Genova), due piccoli centri ad alta concentrazione di redditi elevati e presenza di grandi patrimoni. Il dato di Basiglio non sorprende, considerando il profilo socioeconomico dei suoi abitanti e la qualità dell’offerta abitativa, immersa nel verde e ben collegata con la metropoli milanese.
Un altro comune milanese che si distingue per reddito è Cusago, che con i suoi 41.987 euro medi per contribuente si impone tra i più benestanti della regione. Situato anch’esso nell’hinterland ovest di Milano, Cusago beneficia di una posizione strategica, di un ambiente residenziale esclusivo e della prossimità con importanti poli industriali e commerciali.

Altri comuni leader per reddito medio
Scendendo verso sud, ma restando sempre in Lombardia, si incontra Torre d’Isola, piccolo comune della provincia di Pavia, che con 40.682 euro di reddito medio pro capite si distingue come una delle sorprese della classifica. L’economia locale è dinamica e il territorio è caratterizzato dalla presenza di ville e abitazioni di pregio, spesso scelte da professionisti e imprenditori in cerca di tranquillità non troppo distante dalla città.

Rimanendo in ambito metropolitano, Segrate si impone con 39.001 euro di reddito medio. Comune noto per ospitare il polo tecnologico di Milano 2, il parco dell’Idroscalo e numerose aziende, Segrate è un esempio di come sviluppo urbanistico e tessuto economico possano camminare insieme.

Naturalmente, nella graduatoria non può mancare Milano, che si attesta con 38.989 euro pro capite, piazzandosi al dodicesimo posto nazionale. Il capoluogo lombardo rappresenta un polo attrattivo per professionisti, manager e operatori del settore finanziario, oltre a essere sede di numerose multinazionali. Tuttavia, la vastità e l’eterogeneità sociale della città tendono ad abbassare leggermente la media rispetto a comuni più piccoli e omogenei.

A seguire troviamo, sempre nel Milanese, Arese, con 38.787 euro: comune che negli ultimi anni ha beneficiato della riqualificazione urbana e dell’apertura del grande centro commerciale “Il Centro”, uno dei più estesi d’Europa.

Poco distante da Monza, Vedano al Lambro si mantiene anch’esso sopra i 38.038 euro, grazie anche alla vicinanza con il Parco di Monza e alla qualità della vita elevata che offre ai suoi residenti.
Comuni meno noti ma benestanti
La classifica lombarda comprende anche comuni meno noti a livello nazionale, ma molto benestanti, come Padenghe sul Garda, nella provincia di Brescia. Questo pittoresco borgo affacciato sul Lago di Garda ha un reddito medio di oltre 37.633 euro, a dimostrazione del peso che può avere il turismo di fascia alta e la presenza di seconde case di lusso.
Mozzo, in provincia di Bergamo, si distingue con circa 35.680 euro di reddito medio pro capite. Una cifra significativa che riflette la solidità dell’economia bergamasca. Un posto di rilievo spetta anche a Cernusco sul Naviglio, con 35.617 euro. Il comune, noto per il suo centro storico curato e per l’efficienza dei servizi, è uno dei più ambiti dell’est milanese per chi cerca un compromesso tra qualità della vita e vicinanza alla metropoli.
Chiude questa rassegna San Donato Milanese, con 35.595 euro circa di reddito medio. Comune storicamente legato alla presenza dell’Eni e di altre realtà industriali, è tuttora un polo economico rilevante nella zona sud-est della città metropolitana.