Roma - Ripartono i concorsi pubblici. Lo ha deciso il governo Draghi, inserendo una norma ad hoc all'interno del decreto approvato ieri sera dal consiglio dei ministri per contrastare la diffusione del coronavirus in Italia. Il via libera ai concorsi è una delle deroghe disposte allo stop alle situazioni di possibile assembramento, come le grandi riunioni e manifestazioni. Data prevista per la ripresa è lunedì 3 maggio. In totale saranno offerti 125mila posti di lavoro, in tutti i settori della pubblica amministrazione.
I concorsi si svolgeranno con una sola prova scritta e una orale, con modalità decentrate. Questo significa che in ogni regione verrà allestita una sede per l'organizzazione delle prove, in modo da evitare spostamenti fra una regione e l'altra. Sono previste, inoltre, modalità ulteriormente semplificate, con una prova orale facoltativa per i concorsi relativi al periodo dell'emergenza sanitaria. Le commissioni, poi, potranno suddividersi in sottocommissioni. È escluso dalle deroghe il personale in regime di diritto pubblico.
E' prevista una selezione preliminare per titoli. Una volta che verrà elaborato l'elenco dei partecipanti, ogni candidato dovrà svolgere una prova scritta in presenza e una prova orale a disanza. L'esame orale non sarà obbligatorio per il personale da assegnare a mansioni legate all'attuale situazione di emergenza sanitaria. Le prove scritte saranno semplificate e dureranno un’ora.
Nel decreto sono inserite anche una serie di norme per garantire la sicurezza anti-contagio. I candidati, anche quelli che abbiano già ricevuto la vaccinazione, dovranno produrre, il giorno della prova in presenza, la certificazione di un test antigenico rapido o molecolare negativo effettuato nelle 48 ore precedenti al test. Sarà obbligatorio indossare mascherine ffp2 per tutto lo svolgimento della prova. Gli organizzatori dovranno prevedere percorsi dedicati di entrata e di uscita. Dovrà essere garantito un adeguato ricambio d'aria per ogni candidato, con frequente apertura delle finestre e degli ingressi.
I concorsi pubblici, come specificato nel decreto, saranno completamente digitalizzati, con evidenti vantaggi sul risparmio di tempo, sul rispetto dell'ambiente e sulle modalità di organizzazione. Il ministro della Pubblica Amministrazione Renato Brunetta si è detto molto soddisfatto di questo aggiornamento. "Non ci sarà mai più un concorso pubblico con carta e penna - ha detto - Simbolicamente ha un enorme valore, è un upgrade di crescita del sistema verso una burocrazia più giusta".
Sono numerosi i concorsdi fermi dallo scorso marzo, in seguito allo stop ai possibili assembramenti rinnovato di decreto in decreto con l'obiettivo di contenere la pandemia. Fermo il concorso per entrare nelle forze armate, i bandi regionali per la selezione degli infermieri. Grande attesa per il maxi-concorso scuola 2021, previsto inizialmente per la fine dell'ottobre scorso, e poi saltato causa pandemia. Con questa selezione verrà assunto personale per tutti i comparti del mondo scolastico, non solo quello docente. Ok anche alla prova scritta per il concorso di magistratura ordinaria, indetto nel 2019.