DANIELE DESALVO
Economia

Costo della vita in Lombardia, il conto diventa salato: in famiglia servono 1.377 euro in più

Spesa, bollette, mutuo o affitto: a settembre l’inflazione rallenta, ma i prezzi continuano a salire

Dal mutuo alla spesa, vivere in Lombardia è sempre più caro

Milano, 17 ottobre 2023 – L’inflazione rallenta , ma continua ancora a spingere in alto i prezzi, ai piedi della Madonnina e in tutta Lombardia molto di più che nel resto d’Italia. Nella top ten delle città italiane sempre più care ci sono 4 città lombarde, 6 nella top 20, 8 nella top 30. In Lombardia a settembre l’inflazione annua è arrivata al 5,3%, che, tradotta in cifre, significa un rincaro di 1.377 euro di spesa in più all’anno per ogni famiglia media. Sono soldi che occorre sborsare per fare la spesa, pagare le bollette, saldare mutuo o affitto, fare il pieno alla macchina, comprare ciò che serve per vivere. Ci sono regioni dove l’inflazione galoppa molto di più che in Lombardia, ma dove il saldo resta comunque meno salato perché il punto di partenza del caro-vita era comunque più basso.

Le più care in Lombardia

La città lombarda dove bisogna sborsare sempre di più è Milano, seconda piazza nazionale dietro a Genova, con un’inflazione del 5,8% e rincari pari a 1.575 euro all’anno per ogni famiglia. Poi c’è Lodi, seconda in classifica lombarda, quarta italiana, con un conto da pagare di 1.550 euro in più a famiglia, dovuto a un’inflazione territoriale del 6,1%. Seguono di fila Lecco, la città dei Promessi sposi, dove il carovita è di 1.525 euro con un aumento dei prezzi al consumo del 6%, e Varese con rincari per 1.505 euro. Mantova si posiziona all’11esimo posto italiano con una batosta di 1.420 euro in più da tirare fuori a famiglia e Como, con 1.345 euro, al 17esimo. Bergamo è la 21esima città tricolore dove i prezzi aumentano di più con rincari per 1.320 euro; Pavia 24esima con 1.290 euro.

Brescia e Cremona le più convenienti

Restano sotto la media italiana dei rincari unicamente Brescia e Cremona, che sono a pari merito in 48esima piazza, con aumenti annui stimati in 1.135 euro e un’inflazione annua al mese scorso del 4,3%. Sondrio invece risulta non pervenuta, non nei conteggi elaborati dagli statistici del Centro studi dell’Unione nazionale consumatori, che ha elaborato la classifica delle città più care d’Italia. Per spendere di meno bisognerebbe abitare al sud. La città meno cara in assoluto in termini di spesa aggiuntiva è Potenza con l’inflazione più bassa del Paese al 3,4% e in media si spendono "solo" 671 euro in più all’anno, con stipendi medi però molto più bassi che in Lombardia.