Malpensa (Varese) – Per easyJet la riapertura del Terminal 2 di Malpensa prelude a "un’estate di grandi aspettative", con la previsione di "trasportare quasi 5 milioni di passeggeri verso oltre 60 destinazioni" dal principale hub in Europa continentale. "Numeri – spiega il country manager Italia, Lorenzo Lagorio – superiori ai livelli pre Covid".
Come è cambiata, con la pandemia, la domanda di voli?
"Siamo tornati a una situazione di piena normalità: le persone hanno ricominciato a prenotare voli in anticipo e per quest’estate la domanda è sostenuta".
Come coniugare il business del trasporto aereo con la sostenibilità ambientale?
"Noi abbiamo una strategia a lungo termine sulla sostenibilità, e una road map con una serie di leve per supportare la decarbonizzazione. Tra queste c’è il rinnovo della flotta. A Malpensa abbiamo sei Airbus A320 e A321 Neo di ultima generazione, che permettono di ridurre le emissioni del 15% e anche una riduzione del 50% dell’impatto acustico".
Avete investimenti in programma anche su Linate?
"Da sempre il mercato milanese è per noi uno dei principali, e faremo il possibile per crescere anche a Linate. Linate e Malpensa coesistono, e Linate è interessante per il traffico business. Stiamo a vedere anche le prospettive che si aprono con l’operazione Lufthansa-Ita: se avremo la possibilità di operare su nuovi slot la sfrutteremo, puntando a crescere su Linate".
Riguardo al capitolo prezzi, esistono ancora voli low cost?
"Il nostro vantaggio è quello di riuscire a offrire prezzi competitivi. Il mercato italiano, con una concorrenza alta, garantisce ai clienti tariffe basse. Questo deve far riflettere sull’importanza della libera concorrenza".
La scorsa estate è stata segnata da disagi negli scali, anche per carenza di personale. Quali sono le vostre previsioni?
"C’è stato un impatto pesante, ora il sistema è preparato e contiamo su un’estate in linea con le aspettative dei passeggeri".
Avete intenzione di introdurre nuove rotte?
"Continuiamo a esplorare nuove strade. Abbiamo introdotto voli su Egitto, Marocco, Israele, Madeira, Reykjavík e le Canarie. In queste aree ci sono opportunità di crescita, anche con l’obiettivo di sfruttare il turismo fuori stagione".