Milano, 9 marzo 2024 – All’indomani dello sciopero dei lavoratori di Enel, giunge l’ufficialità della cessione ad A2A da parte di E-distribuzione, società del Gruppo, la distribuzione di energia elettrica in buona parte di Milano (111 Comuni) e nella Valtrompia bresciana (18 Comuni). Tale accordo – si legge in una nota di A2A – è il frutto di un contratto di compravendita con cui A2A valorizzerà le sinergie territoriali e accelererà gli investimenti necessari alla transizione energetica. In particolare, l'operazione prevede l'acquisizione da parte di A2A del 90% di una società di nuova costituzione cui saranno conferiti gli asset di distribuzione elettrica di E-distribuzione della provincia di Milano (con esclusione di pochi comuni della cintura Nord) e, nel bresciano, della Valtrompia, per un totale di circa 800.000 POD, circa 5.000 km di cavi in media tensione, oltre 12.000 km cavi in bassa tensione, circa 9.500 cabine secondarie e 60 cabine primarie. L'utility lombarda precisa che, contestualmente al perfezionamento della compravendita (closing), sarà stipulato tra A2A ed E-Distribuzione- che deterrà il restante 10% della società - un patto parasociale che, tra le altre cose, includerà un meccanismo di clausole incrociate di opzione di acquisto e di vendita aventi ad oggetto la partecipazione del 10%, esercitabili a partire dal primo anniversario del closing.
Per il Gruppo A2A l'operazione incrementerà del 70% circa i POD elettrici installati nel 2023, passando da circa 1.3 milioni a circa 2.1 milioni, in un'area della Lombardia dove il Gruppo è già presente nella distribuzione elettrica, consentendo così importanti sinergie industriali. L'operazione permetterà, inoltre, di realizzare e remunerare maggiori investimenti per circa 1,4 miliardi di euro entro il 2035 sulla rete di distribuzione elettrica, a supporto della transizione energetica e in coerenza con il piano strategico e gli obiettivi di decarbonizzazione.
Dal canto suo Enel fa sapere che lL'accordo prevede il riconoscimento, da parte di A2A, di un corrispettivo pari a circa 1,2 miliardi di euro, definito sulla base di un Enterprise Value (riferito al 100%) pari a circa 1,35 miliardi di euro. Il corrispettivo, che sarà versato al closing, è soggetto a un meccanismo di aggiustamento prezzo tipico per questo tipo di operazioni. Si prevede che l'operazione genererà nel 2024 un effetto positivo sull'indebitamento finanziario netto consolidato del Gruppo Enel pari a 1,2 miliardi e un impatto positivo sull'utile netto reported del Gruppo pari a circa 1 miliardo di euro.