FEDERICA PACELLA
Economia

Fisco a giugno, l’ingorgo delle scadenze. Entro fine mese 141 tasse

L’allarme di Confartigianato: e ora c’è anche la certificazion e dei ristori Covid che lo Stato ha già

Milano, 4 giugno 2022  - ​ Dichiarazioni dei redditi, versamenti di imposte con saldi dell’anno precedente e acconti di quest’anno, scadenze relative ai tributi locali come l’Imu. A mettere in fila tutti gli adempimenti fiscali a cui sono chiamate le imprese nel mese di giugno, secondo lo scadenziario fiscale dell’Agenzia delle entrate, se ne possono contare 141: 1 comunicazione e 3 adempimenti contabili entro il 15 giugno, 59 versamenti entro il 16, 1 comunicazione entro il 20 giugno, 1 dichiarazione entro il 27 giugno, 63 versamenti, 6 dichiarazioni, 6 comunicazioni, 1 istanze entro il 30 giugno. A queste scadenze ‘standard’, per il 2022 si aggiunge anche l’autocertificazione per i ristori ricevuti dalle aziende colpite da Covid.

"Dati che lo Stato ha già, visto che ci ha concesso queste risorse. Dovrebbe essere in grado di monitorare queste voci in autonomia, invece di caricarci anche di questa incombenza", sbotta il presidente di Confartigianato Brescia e Lombardia Eugenio Massetti, commentando il complesso periodo che comincia con giugno in materia di adempimenti. Un vero e proprio ingorgo fiscale quello che si sta concentrando nel mese appena iniziato. Settimane bollenti per commercialisti e per gli uffici fiscali, ma la mole di adempimenti mette a dura prova anche le piccole e medie realtà imprenditoriali, che costituiscono la maggioranza del tessuto economico del Paese e che devono sottrarre tempo e denaro al lavoro per districarsi tra scadenze e documenti.

"Già orientarsi nel fisco italiano è un’impresa molto difficile. Soprattutto per gli artigiani e i piccoli imprenditori che di tempo a disposizione ne hanno sempre poco. Giugno in particolare è un mese intenso, anzi di fuoco per le scadenze fiscali", sottolinea Massetti. In futuro forse si arriverà ad una semplificazione, ma per quest’anno non ci sono deroghe. "La quantità abnorme di adempimento, oltre 140, pesa naturalmente su tutti – conclude Massetti - ma ovviamente più sulle piccole imprese artigiane, che hanno anche una struttura più leggera. La richiesta è una e sempre attuale: semplificare, semplificare, semplificare".