Milano, 31 gennaio 2025 - Giuseppe Pasini è il nuovo presidente di Confindustria Lombardia per il quadriennio 2025-29. La decisione è stata presa dal consiglio di presidenza, confermando l'indicazione dei saggi.
Pasini candidato unico
Nel corso delle consultazioni effettuate tra i componenti del consiglio dalla commissione di designazione, composta dagli ultimi tre past president di Confindustria Lombardia, il nome di Pasini era stato individuato come candidato unico. L'ufficialità dell'elezione di Pasini alla guida degli industriali lombardi è arrivata a seguito del consiglio di presidenza di Confindustria Lombardia, riunitosi in seduta privata a Milano presso la Fondazione Feltrinelli. L'elezione del nuovo presidente è stata presentata nel corso di un evento introdotto dal presidente uscente Francesco Buzzella. All'incontro sono intervenuti poi il presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana, e il presidente di Confindustria Emanuele Orsini.
Il profilo di Giuseppe Pasini
Giuseppe Pasini, nato a Odolo (Brescia) nel 1961, nel 1982 entra nell'azienda di famiglia, la Feralpi Spa, di cui diviene consigliere delegato nel 1983 e presidente nel 2007. Feralpi Group è uno dei maggiori produttori di acciaio europei e può contare diversi stabilimenti in Italia e all'estero. Diverse le cariche istituzionali ricoperte: dal 2001 al 2012 Pasini è stato Presidente di Federacciai, dal 2017 al 2021 Presidente di Aib, attualmente Confindustria Brescia, nell'ottobre 2022 entra nel consiglio generale di Confindustria Lecco e Sondrio, dal 2004 è membro della giunta di Confindustria.
Il discorso inaugurale
“L'ideologismo green, per dirlo in modo chiaro, sta affossando la manifattura che è il cuore produttivo dell'Europa. I provvedimenti miopi che la Commissione Ue ha portato avanti costringono anche le imprese e le filiere più virtuose ad extra costi insostenibili, a partire da quello dell'energia".
Lo ha sottolineato il neo presidente, Giuseppe Pasini, nel suo discorso inaugurale. "L'energia è la risorsa con il costo più alto e fuori controllo, ma non è la sola criticità. La risposta all'ideologismo c'è ed è il pragmatismo che noi imprenditori utilizziamo nelle nostre aziende".
Parlando dell'automotive e dello stop del motore endotermico al 2035, Pasini ha detto: "Il pragmatismo ci insegna ad aspettare i tempi della formazione della domanda. La politica può favorire il mercato, non lo può imporre. Dobbiamo rendere graduale la transizione e accompagnare le filiere sostenendo l'attuazione delle misure economiche e sociali".