Milano - Una transizione ecologica. Possibile e vantaggiosa, perché chi investe nell’ambiente guadagna di più. A provarlo il focus sul futuro delle aziende di Milano, Monza e Brianza, sotto la regia di IntesaSanpaolo, in un incontro a Milano con imprenditori ed esperti del settore.
Secondo una ricerca a cura della Direzione Studi dell’istituto di credito sono numerosi i punti di forza dell’economia del territori: presenza di importanti player con un’elevata specializzazione nei settori avanzati, quali Ict, Finanza e Logistica; alta competitività sui mercati internazionali, con l’export che nei primi nove mesi del 2022 è cresciuto del 22,7% rispetto al corrispondente periodo del 2021 grazie alla spinta dei settori della farmaceutica, chimica, sistema moda e metalmeccanica. La ricchezza del know-how e delle competenze del tessuto produttivo locale consente un’elevata diversificazione produttiva e una buona capacità di inserirsi con successo in nuove nicchie di mercato e di specializzarsi in nuovi comparti. Forte, infatti, la capacità di cambiare strada e scegliere nuovi campi di competizione, come la cosmetica e gli integratori alimentari.
A testimoniare la capacità di innovare, la buona propensione a brevettare e a creare nuove imprese innovative, fonte di ricadute tecnologici: all’inizio di quest’anno, nelle province di Milano, Monza e della Brianza si contavano circa 2.975 start-up, con la provincia di Milano che detiene il primo posto della classifica nazionale (con 2.820). Il peso dei brevetti green sul totale delle invenzioni a livello mondiale è passato dal 6,2% nel periodo 1993-2000 al 10% negli anni più recenti (2009-16). Un caso di scuola è quello del distretto della metalmeccanica strumentale di Milano e Monza, primo posto tra quelli monitorati da Intesa per numero di brevetti green (rappresenta il 26% del totale distrettuale). Inoltre, essere green ha impatti positivi sui conti: le imprese manifatturiere dei territori di Milano e Monza e Brianza che detengono certificazioni ambientali, nell’ultimo triennio (2019-2021) hanno registrano risultati, in termini di margine operativo lordo (il guadagno al lordo di spese e tasse), superiori a quelle che non ne hanno. Le imprese di questo territorio presentano inoltre un’elevata sensibilità verso i temi ambientali: il 65% delle imprese con 3 e più addetti ha intrapreso almeno un’azione finalizzata a ridurre l’impatto ambientale delle proprie attività.
È però ancora bassa la quota di imprese che utilizza materie prime seconde (12%), riutilizza o ricicla le acque di scarico (3%) o con impianti per la produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile (4%). Ci sono ampi margini di miglioramento anche in termini di inclusione sociale e governance: le imprese più attive su questi fronti sono anche quelle con maggiori prospettive di crescita. "Continuiamo ad accompagnare le imprese del territorio nei percorsi di crescita e sviluppo sostenibile – commenta Pierluigi Monceri, direttore regionale Milano, Monza e Brianza Intesa Sanpaolo -. Quest’area ha un tessuto imprenditoriale dinamico e con una forte tendenza all’internazionalizzazione e attenzione all’ambiente e alla digitalizzazione, fattori chiave per preservare la competitività anche a beneficio dell’intera filiera. Alle imprese di queste province abbiamo distribuito lo scorso anno 2,5 miliardi di euro. Di questi oltre 600 milioni hanno interessato investimenti finalizzati al raggiungimento di obiettivi sostenibilità ed economia circolare".