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Inflazione, Milano e Varese sul podio delle città più care: in un anno un salasso di 1.700 euro a famiglia

L’Unione nazionale consumatori ha pubblicato la classifica su base Istat. La Lombardia terza regione più “costosa” dopo Liguria e Umbria

I prezzi medi sono aumentati del 6,5% a Varese e del 6,3% nel capoluogo lombardo

Milano e Varese, insieme a Genova, sono le città che hanno registrato il tasso d’inflazione più alto d’Italia. Rispetto al 2022, i prezzi medi sono aumentati del 6,5% a Varese e del 6,3% nel capoluogo: tradotto in termini numerici, significa che ogni famiglia ha dovuto sborsare circa 1.700 euro in più nell’arco di un anno.

I dati fanno riferimento al mese di luglio rispetto a luglio 2022 e sono stati resi noti oggi dall’Istat e la classifica è stata stilata dall'Unione nazionale consumatori prendendo in esame tutte le città e le regioni più care d'Italia, in termini di aumento del costo della vita.

La classifica delle città

La più cara in assoluto è Genova, con un aumento dell’8,2% dei prezzi e una spesa per famiglia di 1.787 euro. Dopo Varese (1.714 euro ) e Milano (1.710) seguono Grosseto (1.691), Lodi (1.650), Perugia (1.585 ), Siena (1.578) e Bologna (1.572 euro). Chiudono la top ten Alessandria (1.522), e Lucca (1.533 euro).

Sull'altro fronte della classifica, la città più virtuosa d'Italia in termini di spesa aggiuntiva più bassa è ancora una volta Potenza, con l'inflazione più bassa del Paese (+3,5%) e dove in media si spendono solo 691 euro in più all'anno. Al secondo posto Catanzaro, seconda per inflazione (+4,3%, +803 euro). Medaglia di bronzo Reggio Calabria (+4,7%, +878 euro).

La classifica delle regioni

In testa alla classifica delle regioni più “costose” c’è la Liguria che registra a famiglia un aggravio medio pari a 1630 euro su base annua. Segue l'Umbria, dove la crescita dei prezzi del 6,7% implica un'impennata del costo della vita pari a 1513 euro, terza la Lombardia, dove nonostante l'inflazione sia inferiore a quella nazionale, +5,8%, il rincaro annuo è di 1507 euro. La regione più risparmiosa è ancora una volta la Basilicata, +3,6%, pari a 697 euro, seguita dal Molise (+5,1%, +934 euro). Medaglia di Bronzo per la Calabria (+5,2%, +951 euro).