Anche 50mila euro di multa per 50 euro non versati. Stanno in questi giorni arrivando a molte aziende in Italia diverse ingiunzioni di pagamento dall'Inps per omesso versamento delle ritenute previdenziali.
Cosa sta succedendo
"L'Inps sta notificando in questi giorni ordinanze di ingiunzione in tutta Italia a tantissime aziende per l'omesso versamento delle ritenute previdenziali per un massimo di 10mila euro". Questo il testo dell'interrogazione parlamentare presentata dai deputati di Fratelli d'Italia Marcello Coppo, Silvio Giovine, Marta Schifone, Lorenzo Malagola, Andrea Volpi, Andrea Mascaletti e Immacolata Zurzolo.
Cosa prevede la legge
"Nel 2016 è intervenuta infatti la depenalizzazione che ha stabilito un doppio regime: penale se sopra i 10mila e amministrativa, da 10 a 50mila euro, per omissioni (sempre sotto i 10mila)"
- Se un'azienda non ha pagato contributi per una cifra sotto i 10mila euro rischia una multa fino a 50 mila euro
- Se un'azienda non ha pagato contributi per un valore superiore ai 10mila euro ci sono invece conseguenze penali
La scadenze
"Soldi da pagare entro 30 giorni (pena atti di pignoramento).
L'esempio
Per fare un esempio concreto, secondo le indicazioni Inps, al datore di lavoro che ha omesso il versamento di 50 euro viene applicata la sanzione di 5.000 euro se commessa prima del 2016; e almeno 10.000 se successiva al 2016. In entrambi i casi la sanzione sarebbe da 100 a 200 volte la somma non versata".
Il paradosso
"Accade invece - spiegano ancora i deputati Fdi - che per omissioni di euro 9.900, la sanzione massima sia comunque di 50mila euro e quindi 5 volte l'omissione stessa, premiando così le omissioni che di più si avvicinano al massimale. Una sproporzione costituzionalmente irragionevole fra omissione e sanzione.
Le ingiunzioni
Queste ordinanze (che sono come un decreto ingiuntivo cui fa seguito l'esecuzione forzata) sono inviate anche se le aziende hanno in corso una rateizzazione presso l'agente di riscossione o presso l'Inps".
La richiesta di intervento
"Per questo, nella seduta di ieri della Commissione XI Lavoro della Camera, abbiamo interrogato il Ministro del Lavoro per chiedere l'intervento immediato e l'orientamento del Governo su questo problema che, se non affrontato prontamente e con buonsenso, rischia di impoverire ulteriormente il nostro tessuto economico specialmente in tema di piccole e medie imprese già provate dagli ultimi anni di crisi economica".
Il governo
"Il Governo condivide le nostre preoccupazioni e si è ufficialmente impegnato a collaborare nella redazione di un provvedimento che riporti alla ragionevolezza le sanzioni conseguenti alle omissioni contributive inferiori ai 10mila euro. Il principio, che dovrà quindi seguire la modifica normativa, sarà quello di commisurare la sanzione al valore dell'omissione senza prevedere cifre sproporzionate e comunque di difficile, se non impossibile, riscossione. Fratelli d'Italia dimostra, come sempre, di essere al fianco del tessuto produttivo delle piccole e medie imprese e partite Iva con concretezza, serietà e senza slogan", concludono.