ELISA SERAFINI
Economia

In Italia non si parla (abbastanza) di soldi. Ecco perché potremmo guadagnarci a farlo

Un argomento da trattare con consapevolezza e astenendosi da qualsiasi giudizio. Ma imparare a discutere di economia è fondamentale

Risparmi

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Sui media italiani continuano a essere pubblicati report sul lavoro di oggi e del futuro, con titoli come: “scopri se sei pagato adeguatamente”, “scopri quanto dovresti guadagnare”.  C’è un enorme problema culturale nel Paese, specchio di questi stessi titoli: in Italia non si parla (abbastanza) di soldi. Il denaro rappresenta lo strumento su cui si basa la maggior parte delle interazioni sociali, da migliaia di anni, ma nonostante questo, è considerato alla stregua di un “male necessario”, di cui meno si parla, meglio è. 

Così l’Italia guida la classifica dei Paesi meno alfabetizzati in Europa, per quanto riguarda le conoscenze economico-finanziarie. A scuola o all’università (a parte rare e lodevoli eccezioni) non si parla di mutui, di stipendi, di partite iva, di assicurazioni.  Si cresce con la raccomandazione genitoriale di “non parlare di soldi”. Non se ne parla con gli amici, con i colleghi, quasi si ha paura a chiedere lo stipendio proposto ad un colloquio di lavoro, e molto spesso le RAL (le Retribuzioni annue lorde) non vengono indicate negli annunci. 

Non parlare di soldi, però, rappresenta un problema enorme di asimmetria informativa e di consapevolezza finanziaria. Lo scambio tra pari arricchisce, da sempre, le società, attraverso la condivisione di informazioni e conoscenze. Non parlare di denaro induce le persone a commettere errori finanziari, a sottovalutare (o sopravvalutare) costi, valore, attività. La pianificazione finanziaria è ciò che può salvare la qualità della vita di una famiglia o di una persona, tanto quanto una cura medica o, ancora meglio, un’attività di prevenzione, specialmente in contesti di complessità economica come quelli che stiamo vivendo.

Per questo motivo penso che dovremmo parlare molto più di soldi: parlare degli stipendi o dei bonus ai nostri amici, aprirci riguardo a quanto paghiamo di interessi sul mutuo, confrontarci con i nostri conoscenti sull’opportunità di vivere in affitto o acquistare casa, di investire in un ambito o in un altro, parlare di proprietà, di eredità, di spese. Molte persone in Italia rischiano di perdere opportunità di lavoro e di guadagno, poiché non consapevoli di quanto potrebbero guadagnare con una nuova o diversa attività. 

La condivisione di temi così importanti (e per certi versi delicati), però, comporta una responsabilità: l’astensione dal giudizio. La società americana ha costruito una cultura del denaro completamente orientata alla trasparenza: tutti (o quasi) condividono quanto guadagnano, quanto possono guadagnare, quanto spendono e così via. Le persone sono però fortemente incoraggiate a non giudicare le scelte degli altri (o per lo meno, non mostrare il proprio giudizio) e a mantenere una mentalità aperta rispetto al futuro. Iniziamo a parlare di soldi, nelle scuole, nelle università, nelle cene tra amici. Avremo tutti da guadagnarne. Letteralmente.