MARCO GALVANI
Economia

In Lombardia l’economia si dà all’ittica: 7 milioni di fondi europei da investire

La Lombardia “pesca” 7 milioni e mezzo di euro dai fondi europei ed è pronta a investirli nel settore ittico, dall’acquacoltura alla lavorazione e trasformazione del pesce. Primi bandi regionali entro febbraio

Nella bresciana Calvisano c’è il primo produttore al mondo di caviale d’allevamento

Milano, 6 novembre 2016 - La Lombardia "pesca” 7 milioni e mezzo di euro dai fondi europei ed è pronta a investirli nel settore ittico, dall’acquacoltura alla lavorazione e trasformazione del pesce. Con l’obiettivo di «migliorare le condizioni naturali di ripopolamento del pesce selvatico nei laghi e nei fiumi, con interventi infrastrutturali sulle vie d’acqua, e incrementare il quantitativo e il valore aggiunto del pesce prodotto in acquacoltura», le parole dell’assessore regionale all’Agricoltura, Gianni Fava, sull’attuazione del Fondo europeo per gli Affari marittimi e la Pesca fino al 2020. Risorse che rappresentano soltanto l’1,3% degli oltre 575 milioni di euro destinati all’Italia, nonostante la Lombardia sia il principale consumatore nazionale di pesce e abbia sul proprio territorio il 70% per cento delle acque dolci dell’intero Stivale. E secondo l’ultima fotografia del settore pesca e acquacoltura scattata dalla Camera di commercio di Milano, sono 168 le imprese attive, a cui si aggiungono le 1.505 aziende ittiche, tra produzione e commercio di pesce fresco e conservato. Del resto allevare pesce è sempre stata un’attività complementare dell’agricoltura, fa parte della storia dei campi. Tanto che in Lombardia c’è chi ha aperto allevamenti in risaia. Ma anche chi ha sfrutta laghetti artificiali in vecchie cave quando non i torrenti, i fiumi e i bacini naturali.

Si tratta di un settore che attira investimenti e attenzioni. Così, grazie ai fondi europei e attraverso il ministero delle Politiche agricole, la Lombardia si prepara a pubblicare i primi bandi entro il prossimo mese di febbraio (le imprese interessate avranno 60 giorni di tempo dalla pubblicazione per presentare la propria domanda di accesso alle risorse). Definite anche una scala di priorità nei settori e le relative risorse assegnate. I primi interventi saranno attivati sull’acquacoltura (2.750.000 euro) e sulla trasformazione del pesce (1.501.000 euro). In seguito i finanziamenti riguarderanno lo sviluppo sostenibile della pesca (2.750.000 euro) e l’assistenza tecnica (446.559 euro).