REDAZIONE ECONOMIA

LA NUOVA FACTORY DI STOSA CUCINE NEL NOME DEL GREEN

UNA NUOVA FACTORY di 27mila metri quadrati, con un chiaro orientamento alla sostenibilità. La realizzerà Stosa Cucine nell’area manifatturiera dell’ex Cotto Montecchi, a Radicofani. Il progetto dell’azienda toscana vedrà la luce entro il 2025: previsti la demolizione dell’edificio esistente e lo smaltimento del tetto in amianto e di altri rifiuti potenzialmente inquinanti. "Tali scelte – l’istantanea che arriva da Stosa Cucine, realtà guidata dalla famiglia Sani (nella foto) – coniugano una strategia di sviluppo industriale con la volontà di fare la differenza nel territorio, sostituendo un vero e proprio mostro ecologico con una struttura tecnologica all’avanguardia rispettosa dell’estetica paesaggistica, totalmente sostenibile sotto l’aspetto energetico e a basso impatto ambientale".

Il nuovo lotto sarà dedicato alla fascia più alta dei prodotti e ospiterà impianti di ultima generazione. Con un impatto positivo anche sul versante occupazionale: oggi le risorse impiegate negli stabilimenti situati nel comune di Radicofani sono 251, dall’inizio del 2020 l’azienda ha assunto 30 nuovi dipendenti e conta di raggiungere, proprio entro il 2025, la quota di 60 risorse in più rispetto al 2019 grazie ai consistenti investimenti in nuovi impianti produttivi. Non è la prima volta che Stosa Cucine, nel suo sviluppo industriale, s’impegna per la riqualificazione del territorio e per la creazione di posti di lavoro. Già nel 2008 all’acquisizione del capannone ex Rhibo era seguito un intervento con una bonifica significativa dell’area (compresa l’eliminazione del tetto in amianto) "di cui ha beneficiato tutta la zona circostante – la precisazione – e che ha portato alla creazione del cuore pulsante della produzione, dedicato a linee tecnologicamente avanzate di assemblaggio del mobile". Sul tetto di questa sede produttiva, Stosa ha installato un impianto fotovoltaico da 1,5 megawatt, rendendo la produzione completamente sostenibile e con ridotte emissioni di anidride carbonica, facendosi precorritrice della transizione energetica.

Lo testimoniano anche i dati: oltre 4,5 milioni di kilowatt prodotti dal dicembre 2011, 315 mila alberi equivalenti, 2,4 milioni di chilogrammi di anidride carbonica evitata, quasi un milione di litri di petrolio non utilizzato grazia alla gestione virtuosa e sostenibile dell’attività. Le ante delle cucine realizzate sono certificate Carb P2, ricavate da pannelli in materiale completamente riciclato e riciclabile, a bassissimo contenuto di formaldeide. "Nel nostro percorso di crescita pluridecennale – puntualizza l’azienda – abbiamo sempre agito nel rispetto dell’ecosistema circostante, coerentemente con i valori di attenzione all’ambiente e il perseguimento di scelte ecosostenibili". Per aver prodotto la prima cucina con mobili interamente certificati Fsc (certificazione sulla gestione forestale responsabile e tracciabilità dei prodotti derivati), Stosa Cucine di recente ha anche ricevuto il premio Fsc Italia Furniture Award, assegnato alle più virtuose realtà aziendali italiane che hanno dimostrato un concreto impegno nell’utilizzo di materia prima di origine certificata. La sostenibilità e il rispetto per l’ambiente sono un tratto distintivo, così come – e non potrebbe essere altrimenti per un’azienda italiana del settore – lo è l’attenzione al design. "Vogliamo realizzare progetti e prodotti che rendano i nostri clienti orgogliosi e creare valore per i consumatori e i rivenditori nel mondo" puntualizza l’azienda. Forte è il legame costruito con il territorio, come testimoniato anche dalle collaborazioni con gli istituti tecnici della Toscana portate avanti con l’obiettivo di formare nuove risorse e coltivare talenti.

L’impatto causato dalla sospensione delle attività dovuta al lockdown dell’anno scorso è stato completamente assorbito nel corso del 2020, tanto che la realtà con quartier generale a Radicofani è riuscita a programmare le strategie e gli investimenti a medio e lungo termine, nonostante l’incertezza del momento storico. Stosa Cucine ha chiuso il 2020 in crescita, grazie alle performance del secondo semestre dell’anno e a una ripresa registrata in Italia e all’estero. La quota di esportazione ha raggiunto la soglia del 20 per cento del fatturato totale, risultato ottenuto anche grazia e uno sviluppo notevole nel Nord America e nel Far East.