LUCA BALZAROTTI
Economia

Le imprese e i fantasmi del lavoro: “Introvabile un candidato su due. Le aziende creano le Academy”

Alessandro Spada, presidente di Assolombarda: “Stiamo subendo un danno enorme alla competitività. Mancano operai specializzati, ingegneri informatici. Quando ci sono non hanno le competenze”

Alessandro Spada, presidente di Assolombarda

Milano – "Quasi un candidato su due risulta introvabile: è un danno enorme per la competitività delle nostre imprese". Alessandro Spada (nella foto), presidente di Assolombarda, la più grande organizzazione territoriale di Confindustria, riguarda gli ultimi dati. "Le elaborazioni del centro studi Assolombarda sui dati Excelsior di settembre evidenziano come la percentuale di candidati di difficile reperimento raggiunge quota 42,7% tra Milano, Monza Brianza, Lodi e Pavia".

Quali sono le difficoltà delle imprese a trovare profili adeguati?

"Sono molte: da tempo sosteniamo ci sia una vera e propria emergenza competenze".

Quali profili mancano e quali invece non hanno competenze o formazione adeguate?

"I profili tecnici e gli operatori coinvolti nei processi produttivi sono tra le figure più difficili da reperire. Mi riferisco, ad esempio, agli operai specializzati, introvabili nel 55,7% dei casi. Gli imprenditori mi segnalano la necessità di specialisti di ingegneria, analisti di sistema, tecnici informatici, disegnatori industriali, ma anche installatori di apparati elettromeccanici e assemblatori. Per alcune di queste figure la percentuale di difficoltà di reperimento si avvicina al 50% e in alcuni casi - fonditori, saldatori, lattonieri, montatori, meccanici specializzati - arriva a sfiorare il 70%. Nella maggior parte delle volte le difficoltà attengono la mancanza di candidati, ma non raramente, in 3 casi su 10, l’insuccesso della ricerca dipende dall’inadeguatezza delle competenze".

Quali sono le strategie per risolvere questa emergenza?

"Dobbiamo innanzitutto far passare un messaggio chiaro: la formazione in ambito tecnico e professionale deve essere considerata di pari livello rispetto a quella liceale. In questo senso, riteniamo che la riforma portata avanti dal Ministro Valditara vada nella giusta direzione per una serie di ragioni: riconosce piena dignità e prestigio a tutta la filiera dell’istruzione tecnica e professionale; valorizza la collaborazione con il sistema produttivo; prevede la prosecuzione degli studi verso gli Its dopo il conseguimento del diploma con il modello ‘4 + 2 anni’, nell’ottica di allinearci con i percorsi europei come in Germania. Oltre alla riforma “4+2”, va nella giusta direzione la riforma organica sull’orientamento, perché valorizza le discipline Stem, i macro-trend economici e le professioni richieste dal mercato del lavoro. L’introduzione di un monte ore obbligatorio nelle scuole e la previsione di un supporto significativo da parte delle imprese, infatti, offrono ai giovani una maggiore consapevolezza sulle scelte future e le reali opportunità del mondo del lavoro".

Come si può intervenire?

"Occorre lavorare molto sulla dimensione culturale degli Its, ancora poco conosciuti ma con una grande richiesta da parte delle imprese. Sul nostro territorio, come Assolombarda stiamo lavorando insieme alle istituzioni - Ministero, Regione Lombardia e Comune di Milano - per realizzare una sede unica degli Its in area Mind: un hub innovativo nel quale ritrovare la filiera completa della formazione tecnica e professionale volta a formare giovani con le competenze necessarie per permettere alle imprese di accompagnare le transizioni ecologica e digitale. Per fronteggiare queste sfide, anche le imprese stanno facendo la loro parte attraverso l’importante creazione di Academy aziendali per garantire la formazione continua, l’up-skilling e il reskilling dei propri dipendenti".