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L’ILLUMINAZIONE É DIVENTATA SMART: NUOVA LUCE IN CITTÀ

SISTEMI D’ILLUMINAZIONE pubblica che inviano i dati di posizione per guidare i veicoli autonomi a destinazione, per aiutare i droni a navigare la città, per fornire punti di riferimento a chi non conosce bene le strade. Un rapporto della svedese Berg Insight, società di analisi specializzata nell’Internet of Things, prevede un futuro brillante per il settore dell’illuminazione stradale intelligente, con una crescita ad un tasso annuale del 24%, che consentirà di superare i 31 milioni di lampioni intelligenti entro il 2023, per un giro d’affari di 20 miliardi di euro complessivi. Il mercato più importante, con il 40% delle installazioni, per ora è l’Europa, seguita dagli Stati Uniti con il 30% e dal resto del mondo con un altro 30%, in cui la Cina fa la parte del leone.

Lo studio ‘Smart cities: connected public spaces’ rileva che il mercato dell’illuminazione stradale intelligente sta entrando in una nuova era, in cui il successo dei fornitori sarà determinato dalla loro capacità di affermarsi nell’ambito delle piattaforme di comunicazione e gestione dati più che dell’illuminazione. Con la luce digitalizzata arriveremo a usare le frequenze dei lampioni come sistemi di posizionamento. Per ora, i lampioni intelligenti si limitano a portare connessione dati là dove non c’era, wifi libero nelle piazze, monitor per le informazioni turistiche, sensori per tenere sotto controllo la qualità dell’aria, sensori acustici che segnalano incidenti o crimini, telecamere per la gestione del traffico e la sicurezza. Oltre, naturalmente, a un’illuminazione ad alta efficienza energetica e di migliore qualità. Sono tecnologie già sfruttate nelle città più digitalizzate, da San Diego a Copenhagen, da Vancouver a Giakarta. In futuro, però, le infrastrutture d’illuminazione si apriranno a un enorme ventaglio di funzionalità nuove, per la loro capacità di creare una rete di apparecchi in grado di acquisire dati e fornire informazioni, interagendo con milioni di dispositivi, dai bidoni della spazzatura ai veicoli autonomi. Ogni apparecchio ha un sistema di controllo interno che diventa un router per instradare dati verso i sistemi di controllo degli altri apparecchi, consentendo di ampliare la rete virtualmente all’infinito.

Queste autostrade informatiche bidirezionali possono integrare altri sistemi, per contribuire alla nuova ecologia digitale degli ambienti urbani e creare un sistema di sistemi, capace di gestire le risorse a disposizione in maniera sempre più efficiente e di trasformare la città in un organismo vivente, in grado di sentire i cambiamenti nella qualità dell’aria, nella fluidità del traffico, nei movimenti della folla e di prevenire le emergenze con una serie di reazioni automatiche, con la rapida diffusione di allerta, con la segnalazione luminosa delle vie di fuga o delle strade da evitare. La trasformazione della luce in informazione abilita nuovi livelli di collaborazione fra persone e con le autorità, amplificando la conoscenza dei cittadini immersi in uno spazio digitale, che si confonde e si integra con lo spazio fisico. In questo modo l’illuminazione connessa potrà contribuire alla diffusione di servizi intelligenti e allo sviluppo delle smart cities.

"Il futuro delle città intelligenti è la somma di molte parti e la loro costruzione richiederà la collaborazione tra governi, aziende grandi e piccole, il mondo della ricerca e i cittadini", commenta Levi Ostling, analista IoT di Berg Insight. E aggiunge: "Con la rapida crescita degli spazi urbani, dove saranno concentrati i tre quarti della popolazione mondiale alla fine di questo secolo, la tecnologia ha un ruolo enorme da svolgere per rendere le città più vivibili e fornire nuovi servizi ai suoi abitanti". Un esempio già emergente è l’agricoltura urbana. Nelle strutture obsolete, come le vecchie stazioni ferroviarie, le manifatture decadute o gli edifici abbandonati, si sta già cominciando a installare fattorie urbane che utilizzano poca acqua e zero pesticidi, per coltivare piante e ortaggi alla luce dei led, aumentando la sicurezza alimentare con la garanzia della provenienza e riducendo la distanza tra la fattoria e la forchetta. In futuro queste strutture sono destinate a una rapida crescita. Una città intelligente significa maggiore efficienza nei consumi, servizi mirati e connettività diffusa. Con la digitalizzazione della luce tutto ciò diventa più facile.