
di Lorenzo Pedrini
La certezza, per il locatore, di vedere i canoni saldati con estrema puntualità e la convenienza, per il locatario, di scrollarsi di dosso il peso di commissioni e fideiussioni. È una vera e propria rivoluzione del mondo degli affitti a medio termine quella incarnata da Zappyrent, il portale ideato dai fratelli Lino e Antonino Leonardi che sfrutta la tecnologia per farsi carico dei rischi dei clienti e che punta, nei prossimi anni, a diventare la prima housing company a livello europeo.
Siete nati a Milano, come startup, nel 2018, ma il vostro modello pare avere già sfondato.
"La nostra crescita, in effetti, è stata repentina, se è vero che in soli due anni dalla fondazione siamo riusciti ad attirare 2,5 milioni di euro di investimenti e i nostri collaboratori, da 5, sono diventati 20. Il segreto, credo, sta certamente nella novità della nostra offerta, ma anche nel portato di esperienze personali che sta alle spalle del nostro lavoro, visto che per anni, sia in Italia che all’estero, io e mio fratello abbiamo svolto sia il ruolo di inquilini che quello di gestori di appartamenti".
E il risultato è un mix di competenza, innovazione tecnica e servizi mai visti prima.
"I punti di forza di Zappyrent sono sostanzialmente tre. In primo luogo il lato economico, con l’annullamento delle commissioni per gli inquilini e le garanzie bancarie che, dopo uno screening gestito da un algoritmo proprietario, forniamo in vece loro, venendo incontro soprattutto alle esigenze di studenti e giovani professionisti. Poi, c’è l’ampiezza del ventaglio di scelta, con un vasto catalogo digitale da consultare prima della firma. Anche questa, rigorosamente online".
Forse il punto più rivoluzionario, le certezze che fornite alla proprietà.
"È il marchio di fabbrica, basato sul concetto che il timore più grande, per chi mette qualcosa in affitto, sia chiaramente non ricevere un pagamento puntuale. Con il programma ‘Protezione Zappyrent’, invece, il 12 di ogni mese il canone viene versato dalla piattaforma a chi di dovere e siamo noi, al posto della proprietà, a rifarci eventualmente sugli affittuari morosi. Questo a fronte della richiesta di una commissione al proprietario pari, per il primo mese, al 50% del canone e, per i mesi successivi (fino a un massimo di 24, ndr), all’8% dell’importo stabilito dal contratto".
Un’idea già vincente di per sé, che la pandemia, però, ha reso ancora più utile.
"Non è un segreto il modo in cui i ripetuti lockdown hanno inciso sul mercato nel quale operiamo, tra il blocco degli sfratti e la drastica frenata delle locazioni a breve e brevissimo termine causata dal crollo dei flussi turistici. Tra i risultati di questo processo, si è dunque visto il maggiore ricorso delle proprietà a contratti più lunghi, magari un po’ meno remunerativi ma di certo più sicuri, soprattutto quando poggiati sulle certezze che offre Zappyrent".
Grazie pure al ritorno in auge, tra le altre cose, degli affitti agli studenti.
"Non è un caso se Zappyrent, che, oltre a quella con advisor come Pwc, ha avviato collaborazioni con diversi grandi atenei, è già presente in contesti universitari come Milano, Roma, Torino, Firenze, Bologna, Verona e Catania e punta a penetrare in ognuna delle 16 maggiori città italiane, piene, accanto a chi studia, di giovani lavoratori. La vera frontiera, però, è internazionale e il nostro futuro, se davvero vogliamo diventare i migliori player continentali di settore, passerà giocoforza dall’espansione nelle grandi capitali europee".