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Pasqua in Lombardia, la montagna fa il pieno (grazie anche alle nevicate di marzo). Laghi sold out, le città fanno centro con cultura e tavola

Sono buone le prospettive per il weekend festivo in regione, nonostante l'incognita meteo. Mazzali (Confcommercio): i numeri confermano l'attrattività della regione, dove il turismo è ormai un driver economico

Bormio: si scia sulle piste innevate

Milano – Le vacanze di Pasqua sono pronte a entrare nel vivo. E la Lombardia, sul fronte del turismo, quest’anno può sorridere. Sono infatti buone le prospettive per il weekend pasquale in regione, nonostante l'incognita meteo. A fare la parte del leone è senza dubbio la montagna, confermando a livello territoriale i dati che emergono dall' indagine nazionale Confcommercio: tra gli italiani che si muoveranno all'interno dei confini nazionali, almeno il 15% sceglierà delle vacanze in quota.

Anche in questo caso a metterci lo zampino c’è il meteo: complici le abbondanti nevicate dell’ultimo periodo, saranno particolarmente buone le presenze sulle montagne bergamasche e bresciane e della provincia di Sondrio, dove si stima un +28% di presenze rispetto al 2023 e con prenotazioni per il ponte del 25 Aprile al +48%. Fotografia che conferma una stagione sciistica molto positiva che ha segnato incrementi rispetto a quella precedente.

Buone le prospettive anche per i laghi: tutto esaurito sul lago di Como e presenze positive sul ramo lecchese - che ha una prospettiva di crescita per il ponte del 25 Aprile tra il 3 e il 5% rispetto all'anno scorso - sul Garda e sui laghi del Varesotto. Qui, anche grazie alla spinta del turismo nautico, gli alberghi hanno un numero di camere occupate in linea con la Pasqua 2023 e i camping registrano prenotazioni al 70%. Numeri che aumenteranno durante il mese di aprile, con il culmine durante la Festa della Liberazione, con la previsione di ottimi risultati per gli alberghi di tutta la provincia e tassi di occupazione nei campeggi superiori al 90%.

Anche per la Pasqua 2024 le città continuano ad avere appeal per i visitatori. A Milano è previsto un incremento del 3% di arrivi (stime ufficio studi Confcommercio Milano, Lodi, Monza e Brianza) e ottime presenze sono previste a Bergamo, spinte anche da turisti stranieri, soprattutto polacchi, tedeschi e francesi, ma anche extra UE, in particolare giapponesi e americani. A Cremona è occupato il 50% delle camere d'albergo, in linea con lo scorso anno.

Calo, lieve, a Mantova, da imputare soprattutto al meteo, mentre Brescia vive un assestamento, restando comunque ad un +10% rispetto al 2019, dopo un 2023, anno in cui è stata insieme a Bergamo Capitale della Cultura, da numeri record: secondo posto in regione per numero di pernottamenti (13,1 milioni) e terzo per arrivi di stranieri (il 70% del totale).

Le prenotazioni nei ristoranti per Pasqua e Pasquetta, salvo lievi flessioni in qualche territorio, segnano un trend positivo. Se rimangono stabili a Milano e Brescia, crescono in città come Cremona e soprattutto Bergamo, dove si registra un incremento del 17% rispetto al 2023. Interessante, poi, notare la diffusione dell'asporto, molto evidente nella provincia di Varese, con un +20% a fronte di una speculare riduzione di prenotazioni nei ristoranti. Vendite soddisfacenti per le colombe pasquali, con una previsione di numerosi acquisti sotto data, dettati soprattutto dal desiderio di un prodotto molto fresco.

''I numeri confermano l'attrattività della Lombardia, dove il turismo è ormai un driver economico - dichiara il vicepresidente vicario di Confcommercio Lombardia Carlo Massoletti - Per consolidare sempre di più questa tendenza è necessario insistere sulla qualità dell'offerta, dalle strutture ricettive all'alto livello dei servizi offerti, che deve essere perseguita anche da scelte politiche lungimiranti''. ''Il turismo - prosegue Massoletti - ha bisogno di connessioni: sia fisiche, in grado di collegare in modo rapido ed efficiente i diversi territori, sia digitali, importanti per imprese e turisti''.