ANDREA MORLEO
Economia

Pensioni quota 103 e aumenti al 120% per le minime. Tutte le novità

Confermati Ape sociale e "bonus Maroni": chi resta al lavoro beneficerà di una decontribuzione del 10%

Roma, 22 novembre 2022 - Il Consiglio dei ministri ha approvato nella notte una manovra da 35 miliardi di euro: tra le misure c'è la riforma delle pensioni basata su Quota 103 per il 2023 e in questo modo il governo congela il ritorno della legge Fornero che sarebbe scattata dal 1° gennaio 2023. "Si potrà dunque andare in pensione a 62 anni con 41 di contributi, ma con dei "paletti di buon senso", come ha spiegato il presidente del Consiglio Giorgia Meloni in conferenza-stampa.Chi decide di entrare in questa finestra, fino a maturazione dei requisiti, non potra' avere una pensione fino a cinque volte la minima (la pensione minima è attualmente a 525 euro). Quota 103 non è l'unica novità in materia pensionistica contenuta nella Manovra. Il governo ha deciso di rivalutare le pensioni: l'aumento maggiore in rapporto all'inflazione (l'indice d’inflazione stabilito dall'Istat è del 7,3%) lo avranno le  pensioni più basse. "Man mano che la pensione aumenta, l'aumento diminuisce", ha confermato la premier Meloni. Confermato il bonus Maroni per chi decide di restare al lavoro e Ape sociale con alcuni correttivi.

Cosa cambia per le pensioni
Cosa cambia per le pensioni

Le rivalutazioni

  • Le pensioni minime avranno un'indicizzazione del 120%
  • Le pensioni fino a 2mila euro saranno aumentate del 100%.
  • A pensioni oltre i 5mila euro l'indicizzazione si fermerà al 35%.

Pensione anticipata 

Chi decide di andare in pensione anticipata, ovvero con un età anagrafica compresa tra i 62 e i 67 anni, avrà una pensione che non potrà essere più di cinque volte superiore alla minimima.

Quota 103

Stop della Fornero e avvio di un nuovo schema di anticipo pensionistico per il 2023 che consente di andare in pensione con 41 anni di contributi e 62 anni di età anagrafica, la cosiddetta Quota 103.

Chi resta al lavoro

Per chi decide di restare a lavoro viene rifinanziato il "bonus Maroni" che prevede una decontribuzione del 10%.

Opzione donna

Viene prorogata per il 2023, ma con alcune modifiche: si va in pensione a 58 anni con due figli o più, a 59 anni con un figlio, a 60 anni in altri casi; è riservata a particolari categorie come caregiver, lavori gravosi, disabili.