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Peste suina, cosa può succedere in caso di diffusione estesa? “Danni fino a 30 miliardi”

L’assessore lombardo Beduschi ha fatto il punto sul rischio negli allevamenti lombardi: “Un peggioramento della situazione danneggerebbe moltissimo l'export”

Milano – "Le regole della Commissione europea prevedono l'abbattimento di tutti i maiali di un allevamento in presenza anche di un solo caso di peste suina africana. In questi mesi, nel pavese, la capacità produttiva del settore è stata gravemente compromessa. Lì i maiali allevati sono qualche centinaio di migliaio ma tra le province di Brescia, Cremona, Mantova e Lodi se ne contano circa quattro milioni e mezzo. Se la malattia si diffondesse anche lì i danni al settore potrebbero ammontare a circa 30 miliardi: ne uscirebbe fortemente penalizzato".

A lanciare l’allarme è l’assessore all'Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste di Regione Lombardia, Alessandro Beduschi, facendo il punto sulla diffusione della peste suina africana negli allevamenti lombardi.

"A oggi, in Lombardia, sono stati abbattuti più di 30mila suini per un danno economico di parecchie decine di milioni - puntualizza - . Un peggioramento della situazione danneggerebbe moltissimo l'export, soprattutto per quanto riguarda il segmento dei salumi e della carne non cotta. E verrebbe danneggiato il commercio anche delle altre carni a causa di un forte pregiudizio sul territorio da parte degli altri Paesi".