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Prezzi carburanti alle stelle, costo del metano da record. Il pieno è sempre più caro

Per il Gpl rialzo fino a 5 centesimi al litro. Prezzo medio della super a quota 1,691 in modalita self e 1,827 servito

Benzina (Ansa)

Milano, 4 ottobre 2021 - Prezzi dei carburanti alle stelle, e soprattutto il metano auto, sotto la spinta dell'impennata delle quotazioni di gas.  In alcuni impianti del centro-nord Italia il metano ha superato addirittura i 2 euro al kg. Secondo i dati di Quotidiano Energia, sono in salita , anche se più contenuta anche i  prezzi di  benzina e diesel.

In particolare Eni è intervenuta al rialzo di 5 centesimi sul prezzo raccomandato del Gpl e di 1 centesimo su quelli di benzina e diesel. Tamoil ha mosso al rialzo di 4 centesimi il prezzo raccomandato del Gpl e di 1 centesimo quello di benzina e diesel. IP e Q8 hanno aumentato di 4 centesimi solo il prezzo raccomandato del Gpl.

In base all'elaborazione di Quotidiano Energia dei dati alle 8 di ieri comunicati dai gestori all'Osservaprezzi carburanti del Mise, il prezzo medio nazionale praticato della benzina, in modalità self, sale a 1,691 euro al litro (venerdì era 1,686) con i diversi marchi compresi tra 1,682 e 1,705 euro (no logo 1,676). Il prezzo medio praticato del diesel, sempre in modalità self, cresce a 1,544 euro al litro (venerdì era 1,536) con le compagnie posizionate tra 1,534 e 1,558 euro/litro (no logo 1,526).

Quanto al servito, per la benzina il prezzo medio praticato va a 1,827 euro al litro (venerdì era  1,824) con gli impianti colorati che mostrano prezzi medi praticati tra 1,765 e 1,899 euro (no logo 1,724). La media del diesel è a 1,688 euro al litro (venerdì 1,683) con i punti vendita delle compagnie con prezzi medi praticati compresi tra 1,624 e 1,762 euro (no logo 1,576). Infine, il Gpl va da 0,724 a 0,745 euro  (no logo 0,725). Il prezzo medio praticato del metano auto si posiziona tra 1,157 a 1,631 euro/kg (no-logo 1,257).

Intanto è confermata l'ipotesi che l'Opec e i suoi alleati non dovrebbero cambiare i termini del loro accordoche prevede un incremento della produzione di 400.000 barili al giorno di petrolio nel mese di novembre. Lo hanno riferito tre fonti dell'Organizzazione di Vienna a Reuters. Nulla cambia quindi, nonostante la pressione dei consumatori per raffreddare i prezzi del petrolio. Sulla scia di un aumento della domanda, e dei colli di bottiglia sul lato dell'offerta, il Brent ha superato la soglia degli 80 dollari. Per questo motivo, sul tavolo, c'era anche l'ipotesi di immettere nel mercato fino a 800 mila barili al giorno, modificando quindi l'intesa esistente. Ieri il ministro del petrolio iracheno aveva definito "insostenibile" una situazione in cui i prezzi del greggio dovessero avvicinarsi ai 100 dollari. Cionondimeno, a quanto sembra, l'Opec+ preferisce restare a guardare l'evoluzione dei prossimi mesi e quindi non sarebbero previsti cambiamenti di rotta.