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Lombardia terra d’olio di oliva: tutti i numeri del settore. Primo posto per il consumo di extra vergine

Dop, frantoi e acquisti nella nostra regione alle prese, come le altre, con l’emergenza clima e le problematiche fitosanitarie che incidono anche sull’ovicoltura

I numeri della produzione d'olio in Lombardia

I numeri della produzione d'olio in Lombardia

Milano – “Olivicoltura: sfide e prospettive per il futuro della filiera lombarda” è il titolo del convegno al quale ha partecipato l'assessore di Regione Lombardia all’Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste Alessandro Beduschi . "La Lombardia - ha dichiarato Beduschi - ha una superficie olivicola limitata e si caratterizza per una produzione di nicchia ma di qualità eccellente, sfruttando al meglio le condizioni climatiche favorevoli delle zone attorno ai laghi di Como, Iseo e soprattutto Garda. Qui si produce solo extravergine con le due Dop 'Garda' per le province di Brescia e Mantova e 'Laghi Lombardi' per le province di Como, Lecco, Bergamo e Brescia”.

I terreni

La Lombardia vanta una superficie totale di circa 2.225 ettari coltivati a olivo, con 49 frantoi attivi sul territorio regionale. L'85% degli impianti si concentra nella provincia di Brescia, che si conferma cuore pulsante del settore. Oltre alle due Dop presenti, gli oli lombardi si sono affermati sul mercato con un posizionamento di prestigio.

I consumi

Dal punto di vista dei consumi totali di olio, la Lombardia è il primo mercato nazionale per la vendita di olio extra vergine, con 24 milioni di litri e un valore di 97 milioni di euro. Buoni i dati anche per l’olio d’oliva, con 8 milioni di litri venduti per un fatturato di 26 milioni di euro.

“La qualità dell’olio lombardo - ha ricordato l’assessore – va però ben oltre i numeri, perché il lavoro degli olivicoltori, per la maggior parte piccole aziende e anche hobbisti, si svolge in un contesto ambientale, paesaggistico e culturale unico, quello dei grandi laghi, che è anche un volàno per il turismo e l’accoglienza, in cui i prodotti tipici giocano un ruolo primario”.

Le emergenze

Il cambiamento climatico e le problematiche fitosanitarie hanno duramente colpito anche il comparto olivicolo lombardo. In tale contesto, il Servizio Fitosanitario di Regione Lombardia ha intensificato le attività di monitoraggio e supporto, collaborando con enti e associazioni nell’ambito del progetto 'Olivicoltura 2030'. Questo progetto, con il Gal Garda Val Sabbia come capofila, ha permesso di eseguire studi su problematiche emergenti dell’olivo. Un primo progetto si è concluso a fine 2022 con un finanziamento regionale di 388.000 euro. La nuova programmazione, attiva fino a settembre 2024, è finanziata con 220.000 euro. Dal 2022, il Servizio Fitosanitario ha avviato sperimentazioni sull'uso di droni per la protezione delle colture, un'innovazione mirata a migliorare l’efficacia e l’impatto ambientale della gestione fitosanitaria, in particolare contro la mosca dell’olivo.