REDAZIONE ECONOMIA

Blocco licenziamenti, proroga per tessile, moda e calzaturiero. Chi licenzierà e chi no

Alle 17.30 si è riunita la cabina di regia voluta dal presidente del Consiglio, Mario Draghi

La cabina di regia sul blocco licenziamenti

Proroga del blocco dei licenziamenti per il settore tessile, fra i più colpiti dalla crisi generata dalla pandemia del Covid. Lo avrebbe deciso la Cabina di regia voluta dal presidente del Consiglio Mario Draghi. Ma non solo il tessile sarà interessato dalla proroga.  "Oggi abbiamo deciso, dentro un ragionamento di dialogo sociale, di porre fine al blocco dei licenziamenti pur con una serie di eccezioni rispetto ai settori in crisi". Lo ha detto il ministro per la Pa Renato Brunetta. Contestualmente le aziende di quei settori potranno fruire della Cig gratuita. Inoltre e' stata discussa la possibilita' di erogare ulteriori 13 settimane di cassa integrazione straordinaria a tutte le imprese appartenenti ai tavoli di crisi industriali attualmente aperti e non, che abbiano esaurito gli ammortizzatori.

La situazione

Il blocco dei licenziameti scadrà domani, 30 giugno. Dal giorno successivo, 1 luglio, le aziende potranno tornare a licenziare. Proprio questo argomento è stato trattato nella cabina di regia convocata oggi pomeriggio dal presidente del Consiglio, Mario Draghi. Da una parte i sindacati che vorrebbero una proroga fino alla fine dell'anno del provvedimento introdotto dal governo Conte nel febbraio 2020 allo scoppio della pandemia di Covid in Italia. Dall'altra gli industriali che vorrebbero "mano libera" nel nome della necessità di regolamentare la forza lavoro in base alla situazione del Mercato. In mezzo il governo Draghi ha ragionato trovando un accordo sulla possibilità di concedere una proroga per alcuni settori (quelli più colpiti dalla crisi): fra cui sicuramente il tessile. Oppure una proroga concessa a chi ha chiesto la maggior quantità di cassa Covid (un ricorso massiccio che testimonierebbe le maggiori difficoltà aziendali).

Dove si potrà licenziare

Dal primo di luglio sblocco dei licenziamenti per l'industria manifatturiera ed edilizia, dove le imprese potranno tornare a licenziare.

Dove non si potrà licenziare

Licenziamenti ancora bloccati invece per il tessile e i settori ad esso collegati (calzaturiero, moda).

La cassa integrazione Covid

Contestualmente le aziende dei settori legati al tessile potranno fruire della Cig gratuita. Inoltre è stata discussa la possibilità di erogare ulteriori 13 settimane di cassa integrazione straordinaria a tutte le imprese appartenenti ai tavoli di crisi industriali attualmente aperti e non, che abbiano esaurito gli ammortizzatori. Ci sono 6 mesi di cig per cessazione per comparto aereo.

Chi rischia il posto

Sul tema le opinioni sono differenti. In un'intervista rilasciata all'Agi qualche tempo fa il presidente della fondazione Adapt Francesco Seghezzi ha sostenuto che senza una proroga del blocco "potrebbero esserci 150mila persone che rischiano il posto di lavoro". Sensibilmente diverse le stime di Unimpresa, organizzazione secondo la quale invece rischierebbero di saltare fino a 600mila posti di lavoro. In un quadro per cui, a causa della pandemia, sempre secondo Unimpresa, sarebbero rimaste senza un'occupazione 945mila persone.

I commenti

«Oggi abbiamo deciso di porre fine blocco dei licenziamenti, pur con una serie di eccezioni legate ai settori più in crisi. Denota la nostra volontà di tornare al mercato e alla fisiologia, ma difendendo i settori più in crisi». Lo ha detto il ministro della Pa Renato Brunetta collegandosi a un evento organizzato dal Circolo Esperia con il coordinatore nazionale di FI Antonio Tajani. Brunetta ha appena finito di partecipare alla cabina di regia a Palazzo Chigi sul blocco dei licenziamenti.Le decisioni

La cabina di regia: chi c'era

A Palazzo Chigi si è svolta la cabina di regia sulla proroga del blocco dei licenziamenti. Al tavolo con il premier Mario Draghi, partecipano i ministri Roberto Speranza, Daniele Franco, Andrea Orlando, Renato Brunetta, Giancarlo Giorgetti, Elena Bonetti e Stefano Patuanelli.