Milano, 3 dicembre 2021 - Tabelle. Calcoli. Scaglioni. Aliquote. Calcolo dell'Irpef. Sembrava tutto fatto. Invece forse no. O almeno non del tutto. In mattinata era infatti sorta l'idea di un "congelamento del taglio dell'Irpef per i redditi oltre i 75 mila euro" per uno o due anni. E' questa l'ipotesi avanzata dal premier Mario Draghi in cabina di regia e riferita ai leader di Cgil, Cisl e Uil. Le risorse recuperate sarebbero andate in un fondo di solidarietà a favore dei redditi più bassi per il caro bollette: 280 milioni di euro da destinare al fondo.
Sulla misura non c'è stato però accordo politico tanto che il Consiglio dei ministri che discuteva proprio di questa misura si è dovuto interrompere. In particolare a dividere - centrodestra e Iv da un lato, Pd, M5S e Leu dall'altro - il contributo di solidarietà, per il 2022, per i redditi Irpef sopra i 75mila euro, che non beneficerebbero del taglio allo studio così da liberare 250 milioni di euro da impiegare contro il rincaro delle bollette. Altro elemento di rottura, la decontribuzione di 1,5 miliardi una tantum che, nel patto tra partiti raggiunto al Mef la settimana scorsa, avrebbe riguardato i lavoratori dipendenti sotto i 47mila euro di reddito, mentre in queste ore - complice il muro eretto dai sindacati - si sta ragionando di far scendere l'asticella dai 35mila euro di reddito in giù, restringendo la platea dell'intervento per favorire le fasce più deboli. Ma la proposta sembra destinata a restare lettera morta.
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- Soldi per il caro bollette
- Le simulazioni
- Fino a 15.000 euro
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Le ultime novità
La proposta di Draghi è stata però cassata per l'opposizione di parte della maggioranza. La aliquote Irpef resteranno come quelle previste e i soldi per "aiutare" i meno abbienti (in particolare per far fronte al caro bollette) saranno trovati in altra maniera.
Soldi per il caro bollette
l contributo di solidarietà è stato annullato, ma i tecnici del Mef hanno trovato nelle pieghe del bilancio, tra risparmi e fondi non interamente spesi, circa 300 milioni per intervenire sulle bollette senza gravare sui contribuenti. Considerando i 500 milioni di euro del "tesoretto", si arriva alla disponibilità di ottocento milioni. Non cambia, invece, la distribuzione degli otto miliardi previsti in manovra per la riduzione delle tasse: sette saranno destinati alla riforma dell'Irpef, uno andrà al taglio dell'Irap per gli autonomi. Quello che potrebbe invece subire modifiche è il modo in cui le risorse verranno spalmate, con un'attenzione maggiore sui redditi più bassi rispetto al disegno inziale. "Il punto di convergenza è il miglioramento del profilo distributivo della manovra, anche per tenere conto delle richieste dei sindacati", ha detto la sottosegretaria all'Economia Maria Cecilia Guerra (Leu).
Quali effetti avrà ogni mese in busta paga la nuova Irpef? Le tabelle di Fiscoequo traducono le nuove aliquote stabilite dal Governo in entate mensili aggiuntive. Una serie di simulazioni utili a comprendere una materia di per sè ostica, la riforma fiscale da 7 miliardi di euro utilizzati per ridurre due aliquote (dal 27 al 25% e dal 38 al 35%) ed eliminare quella al 41% che verrà rimpiazzata con il 43% a partire dai 50.000 euro lordi l'anno. Gli italiani, tuttavia, vogliono sapere su quanti soldi in più potranno beneficiare ogni mese e la risposta renderà felici soprattutto i redditi medio-alti. Vediamo insieme i dati per fasce di reddito.
Le simulazioni
Quale sarà l'effettivo impatto delle nuove aliquote Irpef sulle buste paga degli Italiani. Molti sono i fattori che incidono ma, come detto, le tabelle di Fiscoequo hanno provato a tradurre le nuove aliquote stabilite dal Governo in (medie) entrate mensili aggiuntive
Fino a 15.000 euro
Per i redditi più bassi, quelli fino a 15mila euro annui lordi, non ci saranno nel 2022 differenza con l'anno precedente. Questo almeno stando alle simulazioni fatte fino ai giorni scorsi. Questa fascia potrebbe infatti beneficiare del Fondo derivante dal congelamento del taglio dell'Irpef per i reddito sopra i 75 mila euro. Sulel cifre in questione però è ancora troppo presto per formulare ipotesi.
20.000 euro
Vantaggi economici modesti per questo scaglione: solo 8 euro in più al mese, che si dimezzano a 4 per chi non supera i 17.500 annui
25.000 euro
In questo caso il guadagno mensile è quantificabile in 17 euro che diventano 22 euro per chi dichiara 28.000 euro.
30.000 euro
Con l'aumentare del reddito, cresce anche il "bonus" determinato dalla riforma fiscale che per questo segmento si traduce in 27 euro in più al mese che diventano 39 euro al mese per chi guadagna fino a 35.000 euro all'anno.
40.000 euro
Nella fascia superiore l'incremento diventa pari a 52 euro mensili. Per chi ne guadagna fino a 45mila il beneficio è di 52 euro mensili.
50.000 euro
I fortunati che hanno un reddito annuo di 50.000 euro avranno i maggiori vantaggi: +77 euro al mese
Oltre i 50.000 euro
Da questa fascia inizia il decremento della curva: +56 euro per redditi fino a 55.000 euro; +48 euro per i redditi fino a 60.000 euro; +39 euro per i redditi fino a 65.000 euro; +31 euro per i redditi fino a 70.000 euro e, infine, fino alle ultime ore, +23 euro per i redditi da 75.000 a 500.000 euro, quota che sarebbe stata congelata con il Fondo di solidarietà ma che invece alla luce degli ultimi risvolti non verrà modificata andando ad attingere questi soldi da altri risparmi in Manovra.
IRPEF ATTUALE: Aliquota…………………………fascia di reddito (euro) 23%…………………………….. fino a 15.000 27% …………………………….da 15.000 a 28.000 38% …………………………….da 28.000 a 55.000 41% …………………………….da 55.000 a 75.000 43% ……………………………..oltre 75.000 IRPEF FUTURA: 23%…………………………….fino a 15.000 25%…………………………….da 15.000 a 28.000 35%…………………………….da 28.000 a 50.000 43%…………………………….oltre 50.000