Saldi estivi 2023 in Lombardia, quando iniziano. Guida agli outlet con i super sconti

La data quest’anno è stata posticipata di qualche giorno. Pessimismo tra gli operatori: “L’incognita dell’inflazione pesa sulle scelte degli italiani”

Al via i saldi estivi 2023

Al via i saldi estivi 2023

Milano – È iniziato il conto alla rovescia per i saldi estivi 2023 in Lombardia. Rispetto agli scorsi anni, gli sconti sono stati posticipati di qualche giorno: la partenza è stata infatti fissata per giovedì 6 luglio, con termine stabilito domenica 3 settembre

Outlet milanesi

Giovedì prossimo quindi, in negozi e centri commerciali, via ai saldi estivi in Lombardia. Da tenere d’occhio, per chi è a caccia di occasioni, i 4 grandi outlet alle porte di MilanoScalo Milano (via Milano 5, Locate di Triulzi), Segrate Outlet  Village (via Cassanese 77, Segrate), Outlet Bicocca (piazza della Trivulziana 6, Milano), Fashion City Outlet (via Po 12, San Giuliano Milanese). 

Nei dintorni

Ci sono poi gli outlet fuori dalla provincia di Milano, a poco più di un’ora di auto dalla città: Franciacorta Outlet Village a Rodengo Saiano (Brescia), Serravalle Designer Outlet a Serravalle Scrivia (Alessandria), Vicolungo The Style Outlet a Vicolungo (Novara), Fidenza Village a Fidenza (Parma) e il FoxTown Factory Stores di Mendrisio (Svizzera). 

Il consiglio

Il consiglio è naturalmente quello di non perdere tempo. Chi vuole approfittare degli sconti cerchi di presentarsi nei negozi già il 6 o il 7 luglio, senza aspettare il weekend: il rischio, altrimenti, è quello di trovare poca merce in saldo e soprattutto poche taglie disponibili. 

Incognita inflazione

Le previsioni di vendita degli operatori non sono rosee. Sulla capacità di spesa pesa infatti l’incognita inflazione. Cna (Confederazione Nazionale dell'Artigianato e della piccola e media impresa) sottolinea “il forte calo della fiducia tra le imprese commerciali al dettaglio, i cui giudizi sulle vendite sono orientati al pessimismo nonostante i saldi alle porte. Si conferma un sentito problema di domanda interna, aggravato da un’inflazione che ancora indirizza le scelte dei consumatori”.

Le regole

È obbligatorio per gli esercenti esporre chiaramente il prezzo originale e quello scontato della merce, con la relativa percentuale di sconto applicata; non è invece obbligatorio il cambio dopo l'acquisto. Questo è generalmente lasciato alla discrezionalità del commerciante, a meno che il prodotto non abbia gravi vizi occulti, nel qual caso scatta l'obbligo della sostituzione o della restituzione del prezzo.