Borsa, oggi il primo sciopero della storia a Piazza Affari. Paure, richieste e sospetti dei sindacati

La replica della presidente Claudia Parzani. Dopo l'ingresso di Euronext, Borsa ha fatto molte migrazioni che hanno richiesto nuovo personale, ad esempio sul piano tecnologico. E' un falso storico dire che non si è creata occupazione.

La protesta dei lavoratori davanti alla sede della Borsa

La protesta dei lavoratori davanti alla sede della Borsa

Milano, 27 giugno 2024 - Un giorno storico per i dipendenti di Borsa Italiana. Il primo sciopero di Piazza Affari è iniziato oggi, giovedì 27 giugno 2024, alle 15,30 e terminerà  alla chiusura delle contrattazioni delle 17,30.

Una mobilitazione di due ore, comunicata da Fabi, First Cisl e Fisac Cgil. La decisione è stata presa congiuntamente da tutte le sigle sindacali, "lungamente meditata e sofferta, storica perché mai prima sperimentata", hanno fatto sapere in una nota.

I motivi della protesta

Quattro le materie di rivendicazione sindacale. "Profonda è innanzitutto la preoccupazione per la tenuta occupazionale sul territorio nazionale. Mentre si delineano progetti di delocalizzazione e near shoring di intere aree di attività al di fuori dei confini nazionali, l`azienda continua a rifiutarsi di fornire garanzie e di intraprendere percorsi condivisi di tutela dei posti di lavoro e di valorizzazione delle professionalità esistenti". Non mancano le rivendicazioni salariali, mentre il terzo punto è legato all`organizzazione del lavoro per la quale c'è "disagio e preoccupazione". Ultimo elemento di rivendicazione sindacale, è stato scritto, "è legato al tema della governance e della progressiva perdita di autonomia direzionale e strategica delle società italiane del Gruppo Borsa Italiana. A fronte della rilevanza nazionale dell`infrastruttura di mercato, come volano per la crescita economica e la stabilità finanziaria del nostro paese notiamo un progressivo trasferimento al di fuori dell`Italia dell`indirizzo strategico del Gruppo, e di uno spostamento dei ruoli apicali in altre aree geografiche del gruppo Euronex".

Primo sciopero della storia alla Borsa
Primo sciopero della storia alla Borsa

Paura e accuse

"Tutti e quattro i punti sopra menzionati – spiegano i sincacati - crediamo confermino la volontà del gruppo Euronext di disinvestire progressivamente dall'Italia, scelta questa che desta profonda preoccupazione per la tenuta della competitivit' complessiva del sistema Paese, oltre che per le evidenti e potenziali ricadute occupazionali e depauperamento delle professionalita' presenti sul territorio italiano".

L'operazione con Euronext

“Borsa Italiana è diventata parte di un gruppo europeo con 7 entità e non ha portato via l'Italia. I numeri sono cresciuti sia in termini di occupazione che di ricchezza”. Lo ha affermato, presidente di Borsa Italiana. Secondo la presidente, “non solo lavorano più persone per Borsa ma sono stati fatti investimenti che hanno portato capitali in Italia e hanno portato nuove aziende a quotarsi nel nostro Paese. Il tema è stato strumentalizzato”. Parzani crede “molto nel dialogo e credo che non ci sia nulla di male in un contesto di grande cambiamento; posso capire che ci sono agitazioni. Dopo l'ingresso di Euronext, Borsa ha fatto molte migrazioni che hanno richiesto nuovo personale, ad esempio sul piano tecnologico. E' un falso storico dire che non si è creata occupazione. Ci sarà un dialogo e sarà anche costruttivo per trovare una soluzione ma non possiamo stare in un mercato che non gioca una partita europea e che permetta di competere”.

Nessun effetto sugli scambi

Dal primo sciopero dei dipendenti di Borsa Italiana, che si asterranno dal lavoro nelle due ultime due ore della giornata, ossia dalle  15.30 alle 17.30, non sono previsti effetti sull'operatività dei mercati quindi sugli scambi. Dal 1994 infatti l'infrastruttura di mercato è fatta di server e apparati informatici.

Il calendario della protesta

Al netto di eventuali accordi o passi avanti nelle trattative sindacati-azienda è stato stabilito un articolato programma di agitazione dei lavoratori del Gruppo

  • BORSA ITALIANA S.p.A. e MONTE TITOLI S.p.A.: sabato 29 giugno: astensione dalle attività straordinarie e sciopero della reperibilità; domenica 30 giugno: astensione dalle attività straordinarie e sciopero della reperibilità; lunedì 1 luglio moratoria; martedì 2 luglio sciopero della reperibilità; mercoledì 3 luglio moratoria; giovedì 4 luglio, sciopero della reperibilità; venerdì 5 luglio, sciopero della reperibilità; sabato 6 luglio astensione dalle attività straordinarie e sciopero delle reperibilità; domenica 7 luglio astensione dalle attività straordinarie e sciopero delle reperibilità; lunedì 8 luglio moratoria; martedì 9 luglio sciopero della reperibilità; mercoledì 10 luglio moratoria; giovedì 11 luglio sciopero della reperibilità; venerdì 12 luglio sciopero della reperibilità; sabato 13 luglio astensione dal lavoro straordinario e sciopero della reperibilità; domenica 14 luglio astensione dal lavoro straordinario e sciopero della reperibilità.
  • CASSA COMPENSAZIONE E GARANZIA S.p.A.: giovedì 4 luglio sciopero con astensione dal lavoro di un'ora a partire dalle 11,30 sino alle 12,30; giovedì 11 luglio sciopero con astensione dal lavoro di un'ora a partire dalle 11,30 sino alle 12,30
  • MTS S.p.A.: Sabato 6 luglio, sciopero degli straordinari; Sabato 13 luglio, sciopero degli straordinari.