Milano – Il confronto con i dati dell’ultima rilevazione, risalente al 2018, dice che in generale nella Pubblica Amministrazione il digitale avanza, e se non fosse così sarebbe un grosso problema, visto che si parla di uno dei macro-trend che stanno cambiando il mondo. Entrare però nel dettaglio è altra cosa, e riserva qualche sorpresa. Lo si vede dai risultati della Rilevazione Istat sulle tecnologie dell’informazione e della comunicazione nelle Pubbliche Amministrazioni, appena pubblicata.
I dati sono regionali, quindi frutto della media tra Comuni che hanno esperienze molto diverse: in stato di avanzata digitalizzazione – in genere i più grandi – e molto più indietro. Tuttavia si può fare un quadro da cui emerge che, in generale, c’è un progressivo aumento di Comuni che hanno uffici e servizi di informatica autonomi, pari al 21,7% dei Comuni lombardi rispetto al 15% del 2018. Ciò significa, d’altra parte, che circa 8 Comuni su 10 in Lombardia non hanno un proprio ufficio Ict autonomo. Siamo lontani dal 40% della Toscana, dal 45% della Sicilia. In aumento però la quota di personale che ha partecipato ad attività formative Ict: erano il 18,3% nel 2018, sono stati il 25,2% nel 2022. Ma anche qui c’è chi fa decisamente meglio, come la Provincia autonoma di Bolzano che arriva al 60% o l’Emilia Romagna con il 36%.
L’esperienza del Covid ha dato un input maggiore alla diffusione di strumenti digitali per lo smartworking: nel 2018 i pc portatili per dipendenti erano presenti nel 9,1% dei Comuni, nel 2022 hanno preso piede nel 26,3%, così come sono aumentati gli strumenti per le videoconferenze. Al contrario, sulla velocità di connessione si va a passi meno spediti. Nel 2018 era solo il 4,1% dei Comuni a navigare almeno alla velocità di 1 gbit/s; nel 2022 la percentuale è cresciuta ma si ferma al 7,9%.
Ma come si traduce questa maggiore digitalizzazione degli enti locali nei servizi ai cittadini? Anche qui non si può dire di esser fermi ma fa riflettere che solo il 27,2% dei Comuni permetta di prenotare online un appuntamento con gli uffici dell’Amministrazione (in Piemonte è il 37,4%), il 45,5% permetta di fare online l’accesso agli atti, il 31,7% consenta di ricevere messaggi e notifiche delle scadenze da remoto.
E la transizione digitale? L’Istat rileva che circa il 76% dei Comuni lombardi ha nominato un responsabile, anche in forma associata con altri enti locali, ma resta un 23,7% che ancora non ha provveduto.