REDAZIONE ECONOMIA

Fisco: annullate le cartelle sotto i 5.000 euro

Via libera al "minicondono" dall'Agenzia delle Entrate

Agenzia delle Entrate (foto repertorio)

"Colpo di spugna" sui debiti con lo Stato di migliaia di italiani. L'Agenzia delle Entrate ha deciso di fare pulizia delle cartelle fiscali non riscosse e contestate fino al 2010. L'operazione  stralcio porterà l'annullamento di tutti gli importi iscritti a ruolo fino a 5mila euro. I contribuenti dovranno però avere un reddito imponibile fino a 30mila euro, sia se sono persone fisiche, sia se sono enti o società.

Una circolare, firmata dal direttore dell'Agenzia Ernesto Maria Ruffini, chiarisce che la cartella sarà cancellata anche se di valore complessivo superiore ma con singoli ruoli inferiori ai 5mila euro. Un primo passo, secondo la viceministra all'Economia Laura Castelli, "che dovrà quanto prima essere seguito da rottamazione quater e nuovo saldo e stralcio".

Le regole

Il "minicondono" non varrà per tutti ma - come previsto dal decreto Sostegni - solo per i contribuenti con redditi imponibili inferiori a 30.000 euro. Il reddito preso in considerazione sarà quello maturato, per le persone fisiche, nell'anno di imposta 2019, mentre per gli altri soggetti, nel periodo d'imposta in corso alla data 31 dicembre 2019. La cancellazione dai ruoli sarà automatica, il contribuente non dovrà fare nulla, se non dopo il 31 ottobre - data in cui si intendono annullati i debiti - controllare l'avvenuto annullamento consultando la propria situazione debitoria sulla sua casella fiscale. Nel concreto la sanatoria potrebbe rivelarsi per il contribuente anche di molto superiore ai 5.000 euro. Infatti il tetto non riguarda la cartella nel suo valore complessivo ma il singolo ruolo e poiché al numero di ruoli non è stato fissato un tetto, la cifra finale , potrebbe essere molto superiore. "Se i singoli carichi non superano i 5mila euro, possono quindi beneficiare tutti dell'annullamento", spiegano dall'Agenzia delle Entrate. "Il rispetto del tetto - informa l'Agenzia delle Entrate - va calcolato tenendo conto del capitale, degli interessi per ritardata iscrizione a ruolo e delle sanzioni, mentre restano esclusi dal calcolo gli aggi e gli interessi di mora e le eventuali spese di procedura".

Chi è interessato

Lo stralcio si applica anche ai debiti rientranti nella "Rottamazione-ter" del 2018, nel "Saldo e stralcio" risalente alla legge di Bilancio 2019 e nella "Riapertura dei termini", ancora del 2019. L'annullamento riguarda tutti i debiti alla data del 23 marzo 2021, iscritti a ruolo dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2010 da qualunque ente creditore (salvo i debiti espressamente esclusi, elencati nel documento di prassi). Effettuate le verifiche necessarie l'Agenzia delle Entrate, entro il 30 settembre darà il via libera all'annullamento. Quindi l'agente della riscossione provvederà in automatico allo stralcio. I debiti si intendono tutti automaticamente annullati al 31 ottobre 2021