E' fra le scadenza meno gradite dagli italiani. La Tari, la tassa sulla spazzatura, viene pagata in momenti differenti a seconda del Comune di residenza dei contribuenti. A Milano, per esempio, da quest'anno sono previste quattro rate, a partire da settembre fino alla fine dell'anno. A Roma, invece, sono previste due rate, una inviata a fine settembre, l'altra da saldare entro la fine dell'anno. Quello che non cambia, in teoria, è l'invio da parte dei municipi del bollettino precompilato con il quale pagare l'imposta.
Cosa succede, però, se il bollettino non arriva o va perduto? E' possibile pagare la Tari anche utilizzando il modello F24, attraverso l'inserimento dei dati personali del contribuente, dei codici del tributo e dell'importo da versare. Successivamente il modello F24 andrà presentato in un ufficio postale o in una filiale di banca. Nel caso l'importo da versare superi i 1.000 euro (senza modulo precompilato) è necessario ricorrrere al pagamento in modalità telematica, attraverso Home Banking ed Entratel.
I codici da inserire
Fra i dati da compilare all'interno del modello F24 per la Tari ci sono i codici tributo. Vanno inseriti nella sezione "Imu e altri tributi locali", in corrispondenza delle somme indicate nella colonna "importi a debito versati". Nella casella "Codice ente/Codice Comune" va riportato il codice catastale del Comune di residenza, reperibile sul sito dell'Agenzia dell'Entrate.
Questi, invece, i codici di tributo da indicare nell'F24:
- 3944 per la Tari;
- 3945 per la Tari, interessi;
- 3946 per la Tari, sanzioni;
- 3950 per la tariffa;
- 3951 per la tariffa, interessi;
- 3952 per la tariffa, sanzioni.
Per i contribuenti privati va inserito il codice 3944.