
Il webinar in programma martedì 23 marzo
di Achille Perego
In Borsa si può anche perdere. Anzi, è altamente probabile che succeda. L’importante è sapere gestire quello che Stefano Fanton definisce "il lato oscuro del trading". Fanton, socio ordinario professional SIAT, trader, formatore e scrittore sarà protagonista, come relatore insieme con il trader indipendente Tony Cioli Puviani, del webinar in programma martedì 23 marzo dalle 16 alle 17 che fa parte del programma della prima settimana della terza edizione di YouFinance.it.
Si parte dal titolo ‘Come perdere soldi in Borsa’ per un webinar che, all’insegna non solo dei consigli ma anche di aneddoti e curiosità, sarà, anticipano i relatori, una guida semiseria agli "insacchi inattesi, alle perdite pianificate e alla giusta predisposizione per perdere una fortuna con il trading". Si parlerà così della voglia di rivincita, della "libidine di voler cambiare il segno su uno strumento su cui stai perdendo" piuttosto che dell’andare cocciutamente contro il trend del mercato pensando di avere un’idea vincente. Ma perdere, o predisporsi per questa infausta situazione, significa anche dimenticarsi della soglia corretta di percezione del rischio convinti che la Borsa, e il proprio investimento, dovrà per forza invertire la marcia. Oppure rifugiarsi in giustificazioni come quella di chi dice che i soldi non fanno la felicità, che tanto mi rifaccio di sicuro, che l’importante è la salute o che "siccome ho guadagnato il mese scorso posso permettermi di perdere, quindi insisto!".
Se mettere in conto una perdita è fisiologico in Borsa, importante è saperla gestire. Innanzitutto a livello emotivo. Così, ricorda Fanton, è sconsigliato il trading a chi, anche se dispone di una grande liquidità, non dorme di notte o non mangia più se è sotto di mille euro. Viceversa, succede che chi ha minori disponibilità finanziarie, regga meglio lo stress degli stessi 1000 euro potenzialmente bruciati.
Ma come ci si difende dalle perdite? C’è chi consiglia, quando si compra un’azione, di mettere sempre uno stop loss, un prezzo limite inferiore a quello d’acquisto al cui raggiungimento scatta la vendita del sottostante. Ma, avverte Fanton, non è detto che sia sempre la scelta migliore perché troppo lontano amplia la perdita e troppo vicino potrebbe concretizzare la minusvalenza perdendo l’eventuale recupero del titolo. Allo stesso modo non è detto che sia sempre sbagliato mediare al ribasso. Per esempio può essere una strategia per investire gradualmente: se ho 100 da mettere su un asset, non li impiego subito tutti ma un terzo, per esempio, per volta, approfittando delle correzioni.
Così come, a volte, bisogna avere il coraggio di tagliare i rami secchi, per non far morire tutta la pianta, piuttosto che pensare di mettere non solo gli stop loss di prezzo ma anche di tempo, per abbandonare un investimento che non produce nulla. Ma in questa fase di mercato è più facile guadagnare o perdere? Per ora, con i mercati che ritoccano i massimi e i minimi al rialzo il trend rimane rialzista e si compra sulle correzioni.
Del resto con la pandemia, conclude Tony Cioli Puviani, è stato rovesciato il paradigma dei mercati. Prima l’incertezza produceva ribassi, adesso rialzi. Prodotti dalla liquidità immessa dalle generose politiche delle banche centrali e dei governi e così le Borse vanno bene con l’economia che soffre ed è possibile che, se i vaccini funzioneranno, quando ripartirà, i mercati potrebbero cambiare marcia.