Cremona, 28 ottobre 2024 – È una delle protagoniste della tavola lombarda ma non solo. Per i più piccoli è un immancabile prodotto legato ai festeggiamenti di Halloween, che ormai da una ventina di anni hanno preso ampiamente piede anche nella nostra regione. Stiamo parlando della zucca, indiscussa regina dell’autunno. Come spiegato da Coldiretti regionale quest’anno, però, complici le forti piogge degli ultimi mesi, la produzione di zucche in Lombardia è calata di circa il 30% rispetto al 2023. Un dato significativo, dal momento che proprio in territorio lombardo si coltivano zucche destinate per la quasi totalità al consumo alimentare, con territori maggiormente vocati nelle province di Mantova, Pavia, Brescia e Cremona.
Secondo il monitoraggio di Coldiretti Lombardia a ridurre la disponibilità di prodotto sono state le anomalie climatiche di quest’anno e nello specifico l'eccesso di precipitazioni, che ha caratterizzato sia il periodo delle semine sia la fase finale della stagione produttiva. Dopo una primavera fredda e piovosa, seguita da un'estate fra le più calde dal 1951 secondo i dati Arpa, le piogge hanno contraddistinto anche i mesi di settembre e ottobre. Un'evoluzione climatica che ha ostacolato lo sviluppo delle piantine e la formazione del frutto, pur se la qualità è salva.
''In primavera abbiamo avuto piogge continue che hanno compromesso i trapianti - conferma Alberto Soragni, produttore di Castelverde (Cremona) - poi è esploso un caldo eccessivo che non ha favorito lo sviluppo vegetativo''. Ma quali le varietà di zucca che hanno risentito di più dell'andamento climatico? A soffrire di più sono la beretta piacentina, l'americana e la zucca cappello del prete.
Le varietà cappello da prete e piacentina, tipiche del nostro territorio, ha segnato un calo della produzione addirittura di almeno il 50% in alcune aziende, come nel caso di Giordano Torchio, produttore di Casalmaggiore (Cremona) che parla di una annata "particolarmente difficile". Per questo, il consiglio di Coldiretti è di acquistare le zucche direttamente nei mercati degli agricoltori di Campagna Amica per assicurarsi un prodotto Made in Italy, ma anche persostenere l'economia e l'occupazione locale.