C’è una pistola che fa riflettere. Anzi due. Una ci riporta al 14 maggio 1977, l’altra al 4 dicembre scorso. La prima è stata solo evocata sul muro del magazzino Amazon di via Fantoli 108, a Milano. L’altra è servita per uccidere, a New York, Brian Thompson, amministratore delegato del colosso delle assicurazioni mediche UnitedHealthCare.
L’autore di quella scritta – “Amazon impara, la P38 spara” – è Francesco Memeo, dipendente di una cooperativa al servizio della multinazionale dell’e-commerce e ora indagato per minaccia aggravata. Il padre, Giuseppe Memeo, quella P38 evocata la impugnava davvero in uno scatto che lo immortala in via De Amicis e divenuto emblema della Milano degli anni di piombo.
Quanto basta per ricordarci un passato di violenza che pensavamo di aver superato. I 120mila dollari raccolti in appena 24 ore su un sito di crowdfunding Usa da destinare alla difesa di Luigi Mangione, presunto killer di Thompson, però fanno riflettere e confermano che la rabbia continua a covare in un mondo del lavoro sempre più disumanizzato.