Una Lombardia senza giovani? È ormai da qualche tempo che suonano i campanelli d’allarme per una possibile “glaciazione demografica”. Per chi vive la realtà delle scuole milanesi, in particolare in alcune zone della città, il trend è evidente: le classi si stanno progressivamente spopolando. Del resto i dati parlano chiaro: nel 1943 alle anagrafi erano dichiarati 100.547 parti, ottant’anni dopo solo 65.659. I conti sono presto fatti: 34.888 in meno nella Lombardia dell’inflazione e del caro-vita (rispetto al periodo bellico).
Ovviamente fare un figlio non può e non deve essere un obbligo o una conseguenza delle pressioni sociali. Se però dietro il mancato allargamento della famiglia ci sono ostacoli economici, la paura di non avere attorno a sé una rete di supporto adeguata o timori per un futuro sempre più precario, allora il discorso si fa diverso. Per fare un figlio serve un po’ di speranza nel mondo che ci circonda. Se questa fiducia di base nel futuro viene a mancare il problema non sono le culle vuote ma la società e il mondo che stiamo costruendo.