A quarant’anni esatti dalla storica nevicata del 13 gennaio 1985 su Milano possiamo porci due domande: se succedesse oggi come reagiremmo? E poi: potrebbe davvero capitare ancora? Quanto al primo quesito, i bambini increduli di allora sono diventati adulti e agli adulti la neve piace poco, specialmente se cade in città. Ieri come oggi, ci sarebbero disagi giganteschi. La copertura del palasport non cadrebbe, solo perché non c’è più il “palazzone”, ma probabilmente farebbero una fine simile i tetti di molti capannoni. I mezzi pubblici resterebbero bloccati, le scuole sarebbero chiuse e gli uffici irraggiungibili. Ma niente vacanza inattesa perché si lavorerebbe in modalità smart, riempiendo di nascosto i social di selfie, dediche e offese sparse: dai meteorologi al sindaco, ce ne sarebbe per tutti, ché il sale sulle strade e in zucca non è mai abbastanza. Non che fosse diverso 40 anni fa ma l’assenza di uno spazio virtuale dove riversare tutto, dai bei ricordi ai pessimi sfoghi, ha certamente contribuito a rendere emotivamente irripetibile quella data nella memoria collettiva. C’era la seconda domanda cui rispondere: potrebbe scendere ancora così tanta neve? I cambiamenti climatici e l’innalzamento delle temperature sembrano escluderlo. O, a pensarci bene, forse sì, sarebbe possibile...ma in piena estate!
Editoriale e CommentoFiocchi di memoria